Il primo articolo del nuovo anno è dedicato alla forza vitale che è in noi, alle buone pratiche e a quelle che non giovano alla nostra salute, specie se già messa alla prova dagli stravizi delle feste. Inizio subito con la presentazione del piatto di oggi, azuki zucca e kombu, un vero piatto curativo della macrobiotica.

azuki zucca e kombu

Si tratta di uno stufato di fagioli azuki, a cui aggiungiamo la zucca e l’alga kombu, fondamentale per l’effetto curativo del piatto. Due su tre ingredienti (azuki e kombu) fanno parte dell’Energia Acqua, legata al pieno inverno, ai colori scuri, al sapore salato, alla vescica e ai reni, vera e propria sede della vitalità.

fagioli azuki
fagioli azuki

I reni sono le batterie del nostro corpo e soffrono principalmente per tre cose:

  • Freddo
  • zuccheri (anche quelli “naturali”)
  • grassi

Con questo coktail di fattori, durante le feste ci siamo assicurati un affaticamento niente male! Anche per questo l’influenza dilaga: le nostre difese sono troppo basse per contrastare virus e batteri, come normalmente accade. Per fortuna, i reni sono gli organi più tenaci del nostro corpo, non è facile farli ammalare. È altrettanto vero, però, che se li danneggiamo il percorso di guarigione sarà molto lungo e faticoso. Perciò ci conviene trattarli con ogni riguardo, in particolare limitando o evitando i fattori che li affaticano:

FREDDO

Teniamo al caldo tutta la fascia lombare, con indumenti pesanti e di lana, utilizziamo anche una pancera se siamo particolarmente freddolosi. Ma evitiamo anche il cibo freddo e che raffredda (spremute, yogurt, gelati, latte vaccino o vegetale, frutta e verdure crude, frutti tropicali…).

ZUCCHERI E GRASSI

I cibi peggiori per i reni sono le combinazioni di questi elementi, che diventano appiccicosi per i minuscoli tubicini che attraversano i nostri reni. Immaginate 2 km di microscopici cunicoli che filtrano in ogni momento! Forse l’alimento peggiore in assoluto per i reni è la Nutella, un bel mix di grassi saturi, zucchero, latticini e pure cacao, cibo tropicale che quindi raffredda.

STRESS, POCO RIPOSO, TROPPI VIAGGI

Sono fattori da non sottovalutare, anche se sembra che al giorno d’oggi nessuno riesca a scampare!

TROPPI LIQUIDI

Ricordiamoci che in inverno non occorre bere molto, perché qualsiasi liquido ingeriamo (acqua inclusa) i reni devono filtrarlo. Bevendo molto costringiamo i reni a lavorare più del necessario. Anche passare troppo tempo nell’acqua affatica i reni, specie in acqua calda! No a lunghi bagni caldi, no anche alla piscina, soprattutto in inverno.

  azuki zucca e kombuUna volta aggiustato il nostro stile di vita, possiamo aggiungere qualche piatto che rinforzi i reni, come azuki zucca e kombu. L’alga kombu è fra tutte quella più specifica dell’Energia Acqua. In generale tutti i legumi, consumati in chicco, hanno un effetto rinforzante e possiamo cucinarli insieme a questa alga, che in genere poi non viene mangiata, ma è utile in cottura anche per l’aggiunta di sali minerali.

alga kombu
alga kombu secca e ammollata

Ho preparato azuki zucca e kombu insieme a una polenta di mais integrale macinato artigianalmente, perfetta per accompagnare il piatto.

Azuki zucca e kombu

1 T di fagioli azuki lasciati almeno 6 ore in ammollo
2 t di zucca tagliata a dadini
5 cm di alga kombu
Un pizzico di sale integrale
2 cucchiai di shoyu, tamari (glutenfree) o miso d’orzo

Scolare gli azuki dall’ammollo e risciacquare. In una pentola dal fondo spesso inserire prima l’alga kombu, poi formare uno strato di zucca e salare pochissimo. Versare gli azuki per coprire la zucca e aggiungere acqua quanto basta a raggiungere appena il livello dei fagioli. Accendere il fuoco, portando a bollore. Coprire con coperchio e abbassare il fuoco. Cuocere per circa 1 ora senza mai mescolare. Ogni tanto sarà necessario aggiungere dell’acqua calda per mantenere il livello costante. A fine cottura aggiungere shoyu o miso diluito e mescolare. La zucca sarà completamente cremosa e gli azuki morbidissimi.

azuki zucca e kombu

Azuki zucca e kombu

3 thoughts on “Azuki zucca e kombu

  • Gennaio 4, 2017 at 2:59 pm
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    Cioè, in sostanza faccio tutto il contrario di quello che hai specificato!!!! 🙁 Tristezza….
    Effettivamente è strano essere attratta dal cibo “freddo” in inverno, ma io quest’anno cedo poco ai cibi cotti e spesso le verdure vanno giù crude. L’alga kombu la uso spesso, ma non la cuocio mai. Spesso la metto semplicemente in insalata. La adoro: dà sapidità, aggiunge sfiziosità e arricchisce le pietanze.
    E tu sei sempre il io punto di riferimento.
    Molto bello l’evento che hai creato, con gli incontri sul linguaggio corporeo delle donne nelle tre differenti fasi vitali: peccato sia impossibile, per questione di lavoro, prendervi parte. Arriverà quel giorno in cui mi riscatterò e mi dedicherò alle cose che mi piacciono, senza sentirmi vincolata dalle cose di cui necessito 🙂
    Grazie Silvia, ti abbraccio forte.

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    • Gennaio 5, 2017 at 2:52 pm
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      Carissima, se in questo momento senti di voler mangiare in questo modo, probabilmente devi farlo. Nessuno dovrebbe fare ciò che non sente nel profondo, perciò non condanno mai i comportamenti alimentari quando hanno un fondamento, quando si è consapevoli. Le strade per il benessere fisico e mentale sono molteplici, ognuno deve trovare la propria e l’importante è arrivare alla meta 🙂 Sappi che ci sono sempre per te, se avessi bisogno di un consiglio sono qui! Ti abbraccio

      Reply

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