Torniamo a noi e alla nostra voglia di dolce: alzi la mano chi non ama alla follia il budino al cioccolato! A me piacciono TANTI dolci (facciamo prima a elencare quelli che non mi piacciono) ed è impensabile stilare una classifica dei miei preferiti. Ma il budino al cioccolato è sicuramente un dessert che mangerei tutti i giorni, per due motivi: 1. perché c’è il cioccolato (!)  2. perché i dessert al cucchiaio non mi bastano mai.

Infatti i dolci da forno dopo un po’ mi vengono a noia, stressano un po’ troppo l’organismo a causa dell’effetto contraente della farina cotta nel forno. Anche a voi fanno lo stesso effetto? Probabilmente chi è vittima della dipendenza da forno non lo avverte come causa dei propri problemi, ma diventa chiarissimo il ruolo dei prodotti da forno quando si eliminano dalla propria alimentazione per un periodo (proveremo insieme in primavera con la Quaresima alimentare).

Ecco, un buon budino al cioccolato ce lo possiamo concedere un po’ più liberamente, senza preoccuparci troppo della salute di fegato e pancreas. Se poi evitiamo grassi animali, zucchero e prodotti raffinati, evviva! ..magari variamo con i gusti e non esageriamo con cioccolato e cacao, che non sono proprio amici del fegato.

budino al cioccolato vegan senza zucchero

Due parole su malto di riso e malto d’orzo

In genere noi “naturaliste in cucina” usiamo il malto di riso per dolcificare (o lo sciroppo di riso per i dolci glutenfree), perché ha un sapore un po’ più neutro, ma anche perché ha un colore molto chiaro e altera solo leggerissimamente il colore delle preparazioni. L’uso della chimica, con le sue polverine “magiche” che fanno sembrare tutto più dolce, più bianco, più soffice, più saporito e profumato, purtroppo pilota ancora le nostre preferenze di vista e palato, anche nella preparazione di dolci naturali. Perché se prepariamo una crema alla vaniglia, l’occhio vuole vedere un velluto bianco-panna, non un marroncino-nocciola. Figuriamoci per una frolla o un pan di Spagna. Ma è comunque tutto un inganno, perché la vaniglia è nera, perché lo zucchero è solo una molecola creata in laboratorio, perché il profumo del lievito per dolci non esiste in natura.

A me piace moltissimo il malto d’orzo, proprio perché non è neutro, ha un sapore amarognolo e vagamente somigliante a quello del miele di castagno. Il malto d’orzo è la mia prima scelta per ogni dolce, a patto che non lo debba proporre ad assaggiatori al di fuori del mio nucleo famigliare. Il malto d’orzo dovrebbe essere la prima scelta per tutti, è il dolcificante più valido che ci sia, curativo in tanti rimedi specialmente per un fegato contratto. Che poi il malto non è neppure un dolcificante, dato che oltre a rendere più dolci le pietanze, nutre l’organismo grazie alla presenza di sali minerali, enzimi, vitamine, oligoelementi etc. Sfido un qualsiasi zucchero o sciroppo ad avvicinarsi a questi valori nutrizionali!

Nel mio budino al cioccolato vegan e senza zucchero ho usato proprio il malto d’orzo per dolcificare, perché il cioccolato che ho usato era completamente privo di dolcificanti. In questo caso, dato che il risultato visivo che ci si aspetta è comunque scuro, possiamo usare il miglio dolcificante migliore senza nasconderci dietro una finzione.

budino al cioccolato con pere caramellate    budino al cioccolato vegan senza zucchero

Budino al cioccolato con pere caramellate

vegan e senza zucchero (con malto d’orzo)

Ingredienti Per 5-6 budini

600 ml di latte di mandorla senza dolcificanti né aromi
1 C di cacao amaro
70 g di cioccolato fondente 100% senza dolcificanti/edulcoranti
80 g di malto d’orzo + 1 C
2 c di agar agar in polvere
una punta di vaniglia naturale
un pizzico di sale
35 g di farina di riso integrale
1-2 pere Abate mature
50 ml di succo di mela
1/2 c di cannella (fac.)

 

Procedimento

Stemperare il cacao nel latte di mandorla per sciogliere completamente i grumi. Aggiungere l’agar agar, il pizzico di sale, la vaniglia e la farina di riso. Mettere sul fuoco e portare a bollore mescolando sempre, per evitare che le polveri attacchino sul fondo. Lasciare sobbollire per circa 4 minuti, poi aggiungere il cioccolato e il malto d’orzo, sciogliere bene mescolando continuamente, riprendere il bollore e cuocere ancora per 1 minuto. Spegnere il fuoco e versare immediatamente negli stampini bagnati con acqua fredda. Lasciare intiepidire e poi trasferire in frigorifero per almeno un paio d’ore.

Sbucciare la pera (non è indispensabile, ma spesso la buccia delle pere è molto dura) e taglairla a dadini piccoli. In una padella antiaderente dal fondo spesso, o una casseruola, versare il succo di mela e le pere. Accendere il fuoco moderato, coprire e quando inizia a bollire aggungere un cucchiaio di malto d’orzo e continuare la cottura a fuoco moderato senza coperchio. A questo punto ci starebbe proprio una spruzzata di cannella, ma siccome il mio povero marito non la sopporta, l’ho evitata. Continuare a cuocere finché il liquido delle pere si ritira e il malto diventa denso. Non devono asciugare, se fossero troppo asciutte aggiungere alto succo di mela e malto in padella. Spegnere il fuoco e trasferire in un contenitore per farle raffreddare.

Una volta pronto il budino al cioccolato, sformarlo delicatamente su un piatto, cospargere con cacao e versare un po’ di pere sulla superficie, incluso il sughetto.

 

budino al cioccolato vegan senza zucchero

budino al cioccolato con pere caramellate

 

 

Budino al cioccolato con pere caramellate

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