Dite la verità: in tutta la vostra vita, dai banchi di scuola alle merende al parcogiochi, avete mai mangiato una Camilla che sapesse DAVVERO di carote?? Non di aromi e lievito vanigliato, proprio di carote? Negli ultimi anni avrò tentato mille volte di riprodurre delle Camille vegan in cui le carote fossero davvero l’ingrediente protagonista, e devo dire che questa è la prima volta che sono proprio soddisfatta del risultato!
Cosa ho imparato dopo i novecentonovantanove tentativi falliti di Camille vegan:
- Non usare le nocciole, hanno un gusto troppo intenso
- Non usare né scorza né succo d’arancia (certo, sono arancioni, ma l’odore e il sapore coprono tutto!)
- Usare le mandorle con la buccia (non so perché, ma vengono più buone!)
- Less is more: meno ingredienti
- Vengono meglio cotte al vapore
- Usare una quantità decente di carote, evitando di aggiungere altri liquidi (bevande vegetali).
In particolare quest’ultimo punto è importante: in tutte le ricette che ho passato in rassegna sui libri di cucina e tra i blog, di Camille vegan e non, su un quantitativo di farina variabile dai 300 ai 400 g in genere sono previsti 150 g di carote. Sapete a quanto corrispondono 150 g di carote?? A circa una carota e mezzo… E come possiamo pretendere che se ne avverta il gusto? Non perdiamo mai di vista l’obiettivo: se vogliamo fare un dolce alla carota, non basta che sia arancione, l’ingrediente principale va valorizzato… s’ha da sentì!! A maggior ragione se ha un sapore delicato, come la carota.
Ed ora, a grande richiesta, ecco la ricetta delle Camille vegan cotte al vapore, che –incredibile!!- sanno davvero di carota!
Camille vegan cotte al vapore
Ingredienti
150 g farina 2
80 g farina di mais fioretto fine
200 g di carote pelate
100 ml succo di carota al naturale (se avete un estrattore, usatelo pure pre quello)
120 g di malto di riso
40 g di olio di mais
50 g di mandorle leggermente tostate (io con la buccia)
1 C scora di limone grattugiata fine
2 c di lievito cremor tartaro
un pizzico di sale
Procedimento
Riempire una pentola per circa 1/3 con acqua e accendere il fuoco.
Miscelare le polveri setacciate. In un frullatore inserire le mandorle, le carote (crude) tagliate grossolanamente, il succo di carota, l’olio e il malto e azionare. Dobbiamo ottenere un composto abbastanza omogeneo, le carote devono essere ridotte in purea.
Unire il composto alle polveri e amalgamare bene con un cucchiaio di legno. L’impasto deve essere morbido ma non troppo molle, altrimenti per la cottura al vapore il risultato sarà un po’ troppo pastoso.
Riempire i pirottini in alluminio o silicone (io uso quelli in acciaio) e posizionarli nel cestello per la cottura al vapore. Una volta raggiunto il bollore, inserire il cestello nella pentola e chiudere subito con coperchio.
Cuocere per 25 minuti senza mai alzare il coperchio. Sicuramente appena alziamo il coperchio le camille risulteranno piuttosto molli e bagnate, ma una volta intiepidite le camille vegan e senza zucchero saranno perfettamente solide e morbidissime!
Servire a piacere accompagnate da una salsa di yogurt di soia con una punta di malto e cannella.