È davvero dura essere abituati a un certo stile di vita – “slow” come lo chiamo io – e dover scendere a compromessi. Questo è un periodo in cui purtroppo ho poco tempo da dedicare alle cose che ci fanno stare bene (famiglia, casa, autoproduzione, orto…), perciò mi tocca rinunciare a piccole (grandi) cose del mio quotidiano, come il pane a vapore, le schiscette homemade, i lavaggi “eco”, le conserve, le foto ai piatti meglio riusciti, un dolcetto per la domenica, eccetera eccetera.

Puossono sembrare cose da niente, ma ne sento la mancanza, moltissimo! Forse la cosa che mi manca di più quando sono sotto stress e non ho tempo per me, è l’aria: andare a fare due passi, anche solo fino all’orto, godere ancora un po’ di quel sole che ci mancherà così tanto nei prossimi mesi. Adesso poi che l’aria è fresca e frizzante più che mai, sarebbe un toccasana per i miei polmoni impigriti, nutriti solo da ossigeno di serie B, quello da ufficio, con la pianta ingiallita in un angolo che (povera!) deve accontentarsi di una luce artificiale per fare poter fare il suo lavoro.

castagnaccio vegan

La ricetta che vi propongo oggi, infatti, è una di quelle che possiamo chiamare “furbe”, o se preferite “minimosforzomassimaresa”: con pochissimi ingredienti e in sole quattro mosse, ecco il vostro dolce dal successo assicurato, pronto per essere condiviso. Il castagnaccio è un dolce intenso e corposo. Questo castagnaccio in particolare non ha zucchero e ci sono pochissimi grassi (la castagna non è grassa: sono carboidrati), ma il suo sapore è deciso e netto, ha praticamente zero margine di errore e non stanca mai. È sincero, perché ogni ingrediente presente lo avverti al palato, è naturale ed è alla portata di tutti in qualsiasi momento… un po’ come la famiglia. In effetti, credo che il castagnaccio sia così intimo, da essere il dolce per eccellenza da condividere in famiglia.

Nella ricetta tradizionale sono previsti i pinoli: per i prezzi proibitivi che hanno (intendo quelli italiani: quelli esteri non li considero nemmeno) non li compro mai. Tuttavia trovo che altri semi/frutta secca non si sposino bene con la farina di castagne. Perciò questo dolce sarà davvero semplicissimo, quindi ancora più buono 🙂

Lo consiglio per la merenda e per la colazione (quella della domenica eh!).

castagnaccio vegan

Castagnaccio in quattro mosse

(vegan, senza glutine, senza zucchero)

300 g di farina di castagne
600 g di latte di riso al naturale
un pizzico di sale
un pizzico di bicarbonato
un rametto di rosmarino
60 g di uvetta
1 tazzina di rhum (fac.)
4 C di olio evo

Lasciare l’uvetta in ammollo per mezzora in acqua calda e rhum.

Versare le polveri in una terrina, aggiungere il latte di riso piano, sbattendo energicamente con la frusta, fino a incorporarlo del tutto. Aggiungere anche l’olio e sbattendo eliminare i grumi.

Aggiungere il rosmarino sminuzzato e l’uvetta scolata.

Versare nella teglia rivestita di carta da forno e cuocere a 190° per 30 minuti circa. Lo spessore del dolce non deve superare i 2 cm, altrimenti l’interno rimarrà molle. È pronto quando la superficie si asciuga e forma quei cretti così belli da vedere!

castagnaccio senza zucchero castagnaccio senza zucchero

Castagnaccio vegan, senza glutine, senza zucchero

6 thoughts on “Castagnaccio vegan, senza glutine, senza zucchero

  • Dicembre 1, 2015 at 9:32 am
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    Solo a leggere tutto quello che ti manca….. mi manca il respiro O_O
    Scelsi di cambiare le mie abitudini di vita, penalizzando quelli che fino al allora furono i miei agi, per avere piena gestione del mio tempo e quella libertà impagabile. Su tante cose devo arretrare (i pinoli a peso d’oro non li compro neanche io e i miei amati anacardi li prendo solo se sono in offerta!!), ma ho toccato con mano la vera essenza di vita. Ed è impagabile. Spero quindi che tu possa tornare ad avere pieno dominio della tua quotidianità. Per te, solo per te ^_^ Perché noi veniamo coccolati ugualmente ^_^ Guarda qui che meraviglia!!!!! Ne voglio un pezzoooooooooooo (uno…. si fa per dire ^_^).
    Un bacione Silvia.

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    • Dicembre 1, 2015 at 5:06 pm
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      Profonda come sempre e fonte d’ispirazione! Un bacione grande alla mia amica di forno e fornelli 😉

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  • Dicembre 3, 2015 at 5:24 pm
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    Ciao, quanto equivale 4c di olio evo?

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    • Dicembre 3, 2015 at 5:31 pm
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      Ciao, “4 C” sono 4 cucchiai da minestra, uno equivale a circa 9 grammi di olio, perciò sono più o meno 40 grammi per questa ricetta. Quando lo vedi scritto in minuscolo (“c”) sono cucchiaini da té, che equivalgono a poco più di metà cucchiaio 🙂 buona ricetta!

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  • Aprile 27, 2016 at 4:28 pm
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    Ciao! Ho provato la tua ricetta…ma forse non sono troppi 600g di latte di riso? A me non é diventato bello compatto e guardando in internet le altre ricette usavano tutte più o meno 400g di liquidi su 300 di farina

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    • Aprile 29, 2016 at 9:06 am
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      Ciao Laura, quanto era alto il tuo castagnaccio? a volte è solo questione di prendere una teglia giusta per la quantità di impasto, se è troppo alto all’interno rimane troppo molle. Comunque se ti è risultato così prova a ridurre la quantità di liquido. Io sono abituata con questa, resta bello morbido, non amo quando è troppo compatto. Buon appetito 😉

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