Bentrovati, nel pieno di quella splendida stagione che è l’autunno! Oggi voglio proporvi una ricetta a base di alghe – quelle sconosciute – e in particolare parliamo di alghe arame.
Le alghe sono un alimento un po’ difficile da proporre a chi si avvicina alla cucina naturale per la prima volta, ma vi dico subito che non c’è motivo di preoccuparsi se non vi piacciono: non sono indispensabili, possiamo tranquillamente farne a meno per vivere in salute.
Allora – vi chiederete – perché ce le propongono sempre più spesso nei blog, nei negozi e in TV?
Nella cucina naturale in effetti sono usate molto, ma dovete pensare che Georges Ohsawa, il padre della macrobiotica, era giapponese. In Giappone si sognano l’immensa varietà di verdure “di terra” che abbiamo nel nostro paese. Perciò attingono dal mare per avere un giusto rapporto con gli altri elementi del pasto. Le alghe sono appunto “verdure di mare”.
In generale tutte le alghe sono un vero concentrato di sali minerali, oltre ad essere fra gli alimenti più ricchi di ferro e calcio. Inoltre sono utili in diverse circostanze:
- rinforzano il sangue, perciò sono molto indicate nei casi di anemia
- aiutano a fissare il calcio nelle ossa
- depurano il sangue da intossicazioni da metalli pesanti e radioattività
Ciascuna fra le alghe commestibili ha una qualità energetica diversa dalle altre. In particolare le alghe arame fanno parte dell’Energia Terra ed è proprio questo il momento giusto per mangiarle. Sono forse le alghe più “gentili”, sanno meno di mare e, come tutti gli alimenti che fanno parte dell’energia Terra, hanno un sapore dolce. Per questo motivo consiglio di iniziare con le alghe arame se finora non avete mai assaggiato altro che le alghe del sushi (nori).
Oltre ad avere un buon sapore, le alghe arame sono fra quelle con il maggior contenuto di ferro e calcio e sono utilissime per risolvere i problemi della sfera riproduttiva femminile.
L’unica avvertenza è quella di limitare il consumo di alghe a 1 volta la settimana. Sono sì verdure di mare, ma sono molto concentrate: ne basta una piccola manciatina cotta insieme a cereale, verdure o legumi, per avere un perfetto equilibrio nel piatto. Fanno eccezione le alghe wakame, che si possono mangiare anche tutti i giorni, in quantità moderate, nella zuppa di miso.
Ecco il modo migliore per fare amicizia con le alghe:
Crema di alghe arame
4 cucchiai di alghe arame disidratate
1 piccolo porro o 2 cipollotti
½ carota
2 cucchiai di olio di sesamo
3 cucchiaini di tahin
1 cucchiaio di semi di girasole
2-3 cucchiai di shoyu
2 cucchiai di aceto di riso
Lasciare le alghe in ammollo per circa un’ora. Si possono lasciare anche tutta la notte o un giorno intero. Versare l’olio nella padella, tagliare le verdure finemente e iniziare a soffriggere. Aggiungere poi i semi di girasole, le alghe leggermente scolate (conservate l’acqua di ammollo) e lasciare insaporire. Agiungere un po’ dell’acqua di ammollo e continuare la cottura con coperchio. Man mano che asciuga aggiungere acqua, per mantenere sempre una buona umidità. Cuocere in totale circa 20 minuti. Sfumare con l’aceto, alzare la fiamma e terminare con lo shoyu. Spegnere il fuoco e lasciare raffreddare. Una volta freddo, trasferire nel contenitore del minipimer, aggiungere la tahin e frullare, con un filo d’acqua fredda se fosse troppo compatto.
Si serve come antipasto accompagnato con pane, gallette, crackers oppure per farcire panini e sottocategorie 😉
Assolutamente interessante. Io le alge le adoro!! E se mi autorizzi ad un uso più, diciamo, costante della wakame, mi fai felice eccome ^_^
La prima volta che mi capiterà, nel rimpinguare le scorte, di imbattermi nelle arame, che mai ho ancora provato, penserò a te e a questa crema e…. cederò. Lo so, cederò ^_^
Un bacione Silvia.
Un abbraccio a te Erica!! Cedi pure, non fanno che bene una volta ogni tanto 😉