Come suona bene “homemade“, vi pare? 
Molto meglio di “fatta in casa“. E non perché l’inglese sia la lingua dei miei sogni (tutt’altro!); è semplice questione di fonetica: ispira dolcezza. E poi quel suono così caldo “H-O-M-E”, che pronunciato in un inglese oxfordiano, tutto in un soffio, è davvero irresistibile.
Per questo ho utilizzato un inglesismo nel titolo della ricetta, che in genere cerco di evitare (boccaccia mia mordi ‘na ciabatta, che l’ho fatto pure nel post precedente!).

 

Non c’è un altro modo per definire questa crema di mandorle, se non irresistibile. Come la pronuncia oxfordiana di homemade e come la coperta di lana sul divano la sera di natale con il cartone della Disney di turno.
La semplicità paga. A patto di utilizzare un buon prodotto, a patto di non scendere a compromessi per le cose che contano, a patto di avere il coraggio delle proprie azioni. 
Una ricetta con solo ingrediente è inequivocabile; è come mettersi a nudo, offrire se stessi al giudizio insindacabile del mondo, mettere la testa fuori dalla finestra e urlare il proprio nome – non un nickname-, appendere il pudore al chiodo (forse lo riprenderò poi, se mi servirà). Vuol dire avere il coraggio di essere spudoratamente se stessi. Questo è il momento.
In altre parole, se vi piace di più: o la va o la spacca!
…ma prima di scendere dal gradino per affrontare il mondo giocando alle sue regole, una piccola immersione in una dimensione parallela, per ricaricare le batterie e partire in quinta: Budapest, ti amo già! Aspettami, per vivere in una settimana tutta la nostra storia d’amore – a tre, perché Merlino è un ingrediente indispensabile del mondo, sempre.
Ci vediamo fra due settimane!

 

Crema di mandorle homemade
 con fleur de sel

Ingredienti

200 g di mandorle di Sicilia non pelate
un pizzico di fleur de sel (facoltativo)

Tostare le mandorle in forno a 100° per 15-20 minuti. Quando comincia a diffondersi quell’ottimo odorino di tostato, sono pronte. Evitare le alte temperature, che rischiano di bruciare l’esterno delle mandorle, senza che il calore raggiunga il cuore.
Lasciare leggermente intiepidire.
Ancora tiepide, versarle nel contenitore del mixer, insieme a un pizzico di fleur de sel. La quantità varia in base ai gusti.
Azionare il mixer a una velocità media, poi, una volta ottenuta una farina, aumentare la velocità. 

Si possono osservare quattro fasi, che corrispondono alle diverse riprese:
– dopo circa 3 minuti di mixer, si ottiene un effetto tipo farina “bagnata”;
– si lascia 5 minuti riposare il composto, per dare il tempo alle mandorle di far uscire l’olio; poi continuare a frullare a velocità sostenuta, finché si otterrà una palla compatta;
– si riprende a frullare fino ad ottenere un composto cremoso, ma ancora con i grumi;
– lasciare riposare altri 5 minuti, poi riprendere a frullare fino ad ottenere la crema omogenea, pronta per l’utilizzo. 
Seguendo queste indicazioni si può evitare qualsiasi altro ingrediente grasso e liquido e ottenere un’ottima cremosità.
La si conserva in frigorifero, senza pericolo che diventi densa. Non ho idea del tempo di conservazione: la mia non ha visto il decimo sole 🙂

Questa crema 100% mandorle è per il 100% Vegetal Monday

 

http://lacucinadellacapra.wordpress.com/2013/02/18/100-vegetal-monday/
Come/dove/quando si usa:
– la mattina, sulle gallette o sul pane tostato al posto del burro, con la marmellata senza zucchero (con quella di prugne è strepitosa);
– nel porridge della colazione, oppure in un porridge salato ai porri;
– per fare il pesto di erbe, spinaci, cavolo nero, pomodori secchi, tofu etc etc. e condirci la pasta;
– nell’impasto per frolle e biscotti vegan, al posto del burro;
–  nell’impasto del pane chapati;

– a merenda, spalmata su una fetta di pane integrale;

– con una purea di carote o di zucca, per farci un paté;

– continua… (vale anche il dito)
Voi come la usate?

Crema di mandorle “homemade” con fleur de sel

16 thoughts on “Crema di mandorle “homemade” con fleur de sel

  • Ottobre 28, 2014 at 9:59 am
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    Ma è fantastica! A giorni mi arrivano le mandorle sicialiane prese con il gas, la provo di certo!

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  • Ottobre 28, 2014 at 6:26 pm
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    acci, che gola! me la segno subito, perché gli utilizzi che hai consigliato, insomma… altro che SBAVVV!!!!! ;)Ciao!

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  • Ottobre 29, 2014 at 10:59 am
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    è curiosissimo come cambi completamente l'appetizing del cibo al variare del "formato": da mandorla intera (che fa un po' dieta), alla cremina spalmabile… ed è lo stesso prodotto!

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  • Ottobre 30, 2014 at 2:50 pm
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    Aaaah! lo metterei ovunque!!! buonissimo!!!Meno meno che hai scritto che vale anche il dito, lo stavo giusto per scrivere :DUn abbraccio

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  • Ottobre 30, 2014 at 11:09 pm
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    Me la segno subito!!!!! Davvero irresistibile!!!!Grazie per questa buona ricetta!

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  • Ottobre 31, 2014 at 9:57 am
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    La tua è leggermente più lenta del mio burro e ha un colore più ambrato….mi hai messo curiosità, la proverò!

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  • Ottobre 31, 2014 at 10:43 am
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    Mizzica, che favola!!! Bravissima, Pata. Direi che mi sono innamorata della tua crema 🙂 la provo appena procuro le mandorle! Baci.

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  • Ottobre 31, 2014 at 11:49 am
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    così senza zuccheri aggiunti, davvero puoi accompagnarla sia su verdure che sulla frutta!!! Deliziosa! la vedrei bene con il radicchio rosso e un carpaccio di cavolfiore: che dici! ci può stare?? 😉

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  • Ottobre 31, 2014 at 9:07 pm
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    si infatti è diversa dal burro di mandorle, si presta soprattutto per la "spalmata" o per la "mantecata" 😉

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  • Novembre 2, 2014 at 2:47 pm
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    Nei muffin come in qualche post fa sul mio blog!!! Lungi da me farmi pubblicità ma ci ho provato e sono venuti soffici soffici…e sono stati apprezzati dal mio severissimo giudice non vegano (il mio papà!).. immagino che se già erano buoni con la crema di mandorle comprata, saranno divini con quella home made! Mumble mumble…appena trovo delle mandorle BUONE le attacco con il frullatore! Un bacione! Zu

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