Fra alti e bassi glicemici, sono in un periodo decisamente di bassi: alta, altissima è la voglia di dolci! Non è una sofferenza rinunciare allo zucchero; non quando siamo in grado di realizzare un’ottima alternativa a quanto offrono la spietata industria alimentare e la barocchissima pasticceria tradizionale italiana.
Il loro problema è in primo luogo la quantità esagerata di zucchero. In secondo luogo l’utilizzo dei prodotti animali.
Ecco, nel mio percorso di sperimentazione – vegetarian confusion, ho sbrogliato prima la questione animalesca, e poi quella saccarosiana. Che poi in genere è quello che fanno tutti quelli che si convertono all’alimentazione vegetariana.
In realtà, sarebbe cosa buona e giusta fare il contrario. Questo per il semplice fatto che lo zucchero crea ancora più danni nell’ambito di una dieta vegetariana. Questo prodotto iper industriale è ottenuto da un lunghissimo processo di raffinazione a partire dal succo della canna, che porta ad ottenere una polverina bianca che ha ZERO proprietà nutritive (100%carboidrati). Qui c’è anche un video che mostra il processo di produzione… fa abbastanza impressione pensare che da un succo torbido e marrone, ricavano dei micro cristalli bianchissimi. E quello di canna non è poi molto migliore.

Semplificando la questione: oltre al fatto che si tratta di un prodotto quanto più possibile lontano dal concetto di naturale, il motivo principale che ci dovrebbe portare a farne a meno è che la nostra dieta (di noi erbivori, per intenderci) è naturalmente molto povera di sodio (ecco, se siete divoratori di pizze, focacce e patatine fritte però non è il vostro caso!). I sali servono al corpo per ristabilire il giusto rapporto fra sostanze acide e alcaline nel sangue, dove zucchero = molto molto acido (insieme a frutta cruda, caffé e prodotti tropicali). Perciò, se abbondiamo di zucchero nel quotidiano, a lungo andare avremo un sangue molto più acido, quindi più esposto a rischi di infezioni e di sviluppo di patologie. In pratica, avremo un fisico debole.

Non posso negare il mio passato da inguaribile golosona (e mica tanto remoto..!). E non sono meno golosaadesso… anzi, se possibile lo sono ancora di più! Ma le mie preferenze ora si sono naturalmente orientate verso altri cibi. Quando ho voglia di dolce, la soddisfo sempre. Come? La cosa più facile che posso imbastire è frutta cotta con malto, un kanten con latte di mandorla, oppure una velocissima crespella ripiena di composte di frutta senza zucchero (questo è il mese delle conserve, invasiamo a pieno regime!). In generale, me la cavo abbastanza velocemente.. questione di abitudine e organizzazione, oh yeah 😉

Provate a pensarci: perché beviamo bibite gassate sempre e solo fresche o ghiacciate?
Perché il freddo inibisce la capacità delle nostre papille di percepire il dolce. A una temperatura di 20°C, un’aranciata è orribile! Lo stessoo con il gelato: a me è capitato quando lavoravo in pasticceria di assaggiare la base a temperatura ambiente prima di passare in gelatiera… nessuno riuscirebbe mai a berne uno-due bicchieri senza vomitare (la quantità che normalmente ci pappiamo allo stato solido a -15°C)!!

Una bella vittoria me la sono presa perfino contro il malefico kinder-nemico dei bambini (latte e cioccolato de che?? provate a leggere negli ingredienti la percentuale di cacao e di latte…): Merlino ne era dipendente, finché sono riuscita a rimpiazare il kinder del dopo pasto con i dessert naturali… e ora, anche a lui i dolci “tradizionali” sembrano tutti stucchevolissimi, immangiabili tanto sono dolci… da non crederci 🙂

Dopo questa invettiva disinteressata (ma quanto sono spietata?!), veniamo al dolce dunque di oggi. Questa crostata è senza zucchero, ma ugualmente molto dolce, in grado di placare le voglie più sfrenate! Il fico è comunque da centellinare: è veramente molto dolce e il fruttosio sempre zucchero è. Meglio cuocerlo. E per lo zucchero in generale, melius deficere quam abundare... ma mai rinunciare 😉

Crostata di fichi
con noci e marmellata di albicocche
(senza zucchero)

50 g di noci sgusciate
100 g di farina integrale di segale
50 g di semola di grano duro
80 g di farina 2
4 cucchiai di malto di riso
un pizzico di sale
1/2 cucchiaino di cremor tartaro o bicarbonato
1/2 bicchiere di vino bianco secco (meglio frizzante)
la scorza grattugiata di 1 limone bio
60 ml di olio di semi di girasole
biodelizia all’albicocca senza zucchero ViS
10-12 fichi appena raccolti

Preparare la frolla alle noci: tritare le noci in un mixer a più riprese, senza far riscaldare le lame (non deve appiccicare il composto). Non si ridurranno in farina, ma cercare di ottenere una granella molto fine. Miscelare con tutte le polveri. Bagnare il tutto con l’olio, aggiungere la scorza grattugiata del limone e mescolare bene con le mani, per inumidire uniformemente le farine. A parte sciogliere il malto in pochissima acqua tiepida e aggiungere al vino. Unire alle polveri e iniziare a mescolare con un cucchiaio di legno, per poi impastare con le mani, aggiungendo poca acqua all’occorrenza. Sarà un impasto molto duro, metteteci olio di gomito!
Ottenere una palla omogenea e non appiccicosa, avvolgerla nella pellicola e riporla in frigorifero permezzora.

Nel frattempo, lavare i fichi ed eliminare la pelle esterna. Se sono belli e puliti, potete anche lasciarla (sempre che siano bio). Tagliarli a metà o in quarti, in base alla grandezza.
Foderare gli stampi (io ne ho usati due da 20 cm di diametro) con la carta forno. Estrarre la pasta dal frigo, stendere al mattarello aiutandosi con due fogli di carta forno. Mantenere uno spessore di 6-7 mm. Rivestire gli stampi e tagliare gli eccessi di pasta. Bucherellare la superficie con una forchetta, spalmare uno strato generoso di marmellata di albicocche e poi adagiare i fichi tagliati, con la buccia rivolta verso l’alto.
Cuocere a 180° per 25-30 minuti. Tenere d’occhio la crosta: diventerà scura e croccante.

Appena fori dal forno, prelevare con un cucchiaino la marmellata ancora liquida che fuoriesce fra i fichi e distribuirla uniformemente anche sopra di essi. Si otterrà un effetto “lucido” una volta raffreddata.

http://lacucinadellacapra.wordpress.com/2013/02/18/100-vegetal-monday/

Crostata di fichi con noci e marmellata di albicocche (senza zucchero)

15 thoughts on “Crostata di fichi con noci e marmellata di albicocche (senza zucchero)

  • Settembre 1, 2014 at 9:11 pm
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    Io adoro la tua spietatezza, adoro ogni frase da te pronunciata e ogni presa di coscienza. Poi, ovviamente, adoro anche questa crostata. Ma sono molto ripetitiva ^_^Sei grande!! Non mi stancherò mai di dirtelo 😉

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  • Settembre 1, 2014 at 10:22 pm
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    Assolutamente d'accordo con te su tutto il preambolo dedicato ai dolcificanti… questa crostata mi piace moltissimo, se ritrovo i fichi la faccio

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  • Settembre 1, 2014 at 10:52 pm
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    I fichi sono dei frutti meravigliosi, io non mi stanco mai di mangiarne, peccato che l'albero di mio padre quest'anno ha subito le forti piogge … ma se riesco a farmene dare ancora un pochi faccio una bella crostata come la tua, golosa con le noci ;)E che tocco in più il vino frizzante!

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  • Settembre 2, 2014 at 9:56 am
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    felicissima di saperti d'accordo.. temevo di scatenare l'ira di qualche sostenitore dell'alta pasticceria italiana :))))

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  • Settembre 2, 2014 at 11:56 am
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    Vero!! e poi mica è semplice unirli in una sola ricetta!!! Brava!!<3

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  • Settembre 2, 2014 at 12:57 pm
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    Non sapevo che lo zucchero bianco (che per fortuna ho progressivamente eliminato nella mia vita veg) fosse malsano al punto da indebolire l'organismo…se pensiamo a quanto è presente nell'alimentazione tradizionale, esserne immuni è praticamente impossibile! Brave noi che per le nostre dolci esigenze ci rivolgiamo alla natura e non all'industria!!!Detto ciò, questa crostata è strepitosa, sana ma anche bella e golosa! Complimenti 😉

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  • Settembre 2, 2014 at 3:25 pm
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    Non sono un'amante dei dolci stucchevoli e neanche di quelli troppo grassi e carichi, quindi in generale uso poco zucchero. D'altra parte non potrei mai rinunciare alla frutta. Interessante la cosa che dici che è meglio cuocerla, io pensavo che cuocendosi la frutta aumentasse il suo potere glicemico. Questa crostata deve essere stupenda perchè i fichi sono irresistibili

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  • Settembre 2, 2014 at 3:37 pm
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    Questa crostata ha un aspetto delizioso ed il gusto dev'essere così appagante da non far rimpiangere neppure per un secondo l'assenza di zucchero!

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  • Settembre 2, 2014 at 8:52 pm
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    ehhh lo so, la pioggia ha creato non pochi danni anche a noi nell'orto.. però di frutta ne abbiamo a quintali quest'anno.. misteri di madre terra :))

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  • Settembre 2, 2014 at 8:56 pm
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    sì anche io non potrei fare a meno della frutta!! anche se ho imparato a diminuirne le osi quest'anno (prima mangiavo 3 frutti al dì… un po' troppi!). in effetti aumenta l'indice glicemico, ma stiamo parlando di FRUTTA, cioè un prodotto contente fibra, vitamine,acqua etc etc. non sarà mai paragonabile allo zucchero raffinato, che è un concentrato assurdo di dolce allo stato puro.. perciò sì, anche cotta, per appagare la voglia di dolce, ci sta tutta 😉

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