La colazione è per me un momento tranquillo, ma anche organizzato. Mi prendo tutto il tempo per preparare e soprattutto per mangiare e masticare bene, perciò mi sveglio piuttosto presto. Subito dopo riordino la cucina e sono immediatamente scattante, pronta per tutta la giornata. Mi piace ritagliarmi questo momento, prima che la frenesia della giornata mi travolga.

La maggior parte della popolazione terrestre preferisce evitare di “sacrificare” preziosi minuti di sonno per mangiare bene e in tutta tranquillità. Cede alla comodità di merendine confezionate, brioches, bevande istantanee, yogurt, latte e cereali (che non sono quelli “che fanno bene”, visto che i muesli contengono zucchero e grassi idrogenati a volontà), cornetto e cappuccino al bar.

A rigore di regime macrobiotico, ecco la colazione esemplare:

zuppa di miso, crema di cereali integrali con gomasio, verdure di stagione e alghe

Ok, è abbastanza surrealistico come menu di prima mattina per un italiano medio. Sappiate però che in molti paesi asiatici è esattamente quello che si mangia. Nel viaggio che ho fatto in Giappone ho quasi sempre fatto colazione così, a volte con l’aggiunta del tofu, altre con insalata di radici, insomma un vero e proprio pasto completo, perché così dovrebbe essere.

Fra il dire e il fare, però, c’è di mezzo un bel po’ di mare: dopo tanti buoni propositi, anche io mi sono resa conto dell’impossibilità di preparare tutto ciò la mattina (a meno di svegliarsi alle 5, per uscire di casa alle 8.30). Quando posso mangio l’avanzo della cena precedente, altrimenti la mia ancora di salvezza è sempre il mio “pappone di avena”, che altro non è che una tazza di avena cotta per 1 ora e mezza in 5-6 tazze d’acqua (o metà latte di soia e metà acqua) e un pizzico di sale. Qualche volta arricchisco con semi di sesamo o noci, una manciata di altro cereale, crema di mandorle, gomasio etc.

L’avena è fra i cereali più nutrienti: contiene quasi il triplo dei grassi del grano e molte più proteine. Cotta molto a lungo (dopo essere stata messa in ammollo per ore), il chicco inizia a sfaldarsi e l’avena diventa vischiosa, quasi collosa. È preziosa in casi di secchezza di pelle e organi, stitichezza, contrazione, perché aiuta proprio a lubrificare. Per questo è perfetta per i porridge, anche in fiocchi (ovviamente i tempi di cottura dei fiocchi sono rapidissimi).

Inoltre ho letto che da quest’anno si trovano prodotti come farina e latte d’avena certificati glutenfree, proprio perché si tratta di un cereale adatto anche a chi è affetto da gluten sensivity.

avena granoCon questa colazione semplicissima, basata su 2-3 ingredienti, non ho voglie né cali di zucchero in mattinata, perché gli zuccheri complessi (o zuccheri lenti) che mi sono mangiata vengono sintetizzati e assorbiti lentamente dal nostro corpo. In questo modo evitiamo cali della glicemia, tipici di chi ha fatto colazione con zuccheri semplici (o zuccheri veloci), contenuti in qualsiasi prodotto per la colazione, industriale o artigianale che sia.

Poiché non voglio spaventare nessuno, vi propongo un compromesso: iniziare ad eliminare lo zucchero, ma senza arrivare immediatamente alla colazione salata, altrimenti mi odierete per sempre – o peggio, odierete la macrobiotica!

vegan crumble avena

Perciò vi propongo questo dolce: vedrete che la preparazione è semplicissima e tanto veloce che quasi mi vergogno a scrivervela. Ma il risultato è eccezionale, saporito e appagante. Potete anche tagliarlo a mo’ di barrette, che adesso vanno di super moda, a base di fiocchi d’avena. Non sconvolgerete i vostri palati né le vostre vite sociali per questo, ma è comunque un primo passo per una conversione nella direzione giusta 😉

Crumble di fiocchi d’avena, mela
e confettura di mirtilli rossi

350 g di fiocchi d’avena, di segale e amaranto soffiato*
150 g di farina 2
80 ml di olio di semi di girasole deodorato
80 g di malto d’orzo
50 ml di latte di soia
un pizzico di sale
1 mela golden (due mele se sono piccole)
Fiordifrutta ai mirtilli rossi selvatici Rigoni di Asiago

Tagliare la mela a pezzettini abbastanza piccoli e conservarla in acqua e limone. Io conservo la buccia se sono mele bio.

Mischiare tutti i cereali, la farina il pizzico di sale. In un boccale versare prima l’olio, poi il latte e il malto. Frullare con il minipimer per ottenere una sorta di crema, tipo mayonese dolce. Aggiungerla ai cereali e impastare tutto con le mani. Il composto non deve essere appiccicoso, ma se fate una palla dovrebbe restare più o meno insieme. Dividere in due parti, una più corposa che stenderete in una teglia rettangolare, ricoperta di carta forno. Appiattite senza schiacciare troppo, distribuite la confettura a cucchiaiate (la quantità è a piacere) e poi i pezzettini di mela. Sbriciolate sopra il composto di cereali rimasto, in modo da ricoprire tutta la farcitura. Appiattite leggermente con le mani.
Infornare a 180° per 25-30 minuti circa, quando i cereali iniziano a colorarsi.

*A me piacciono da morire i mix, ma voi potete usare solo fiocchi d’avena e magari aggiungere nocciole o mandorle, per un gusto ancora più deciso. Sappiate però che se siete a dieta non è indicato aggiungere frutta secca, perché i semi contengono moltissimo olio.

vegan crumble avena vegan crumble avena

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Crumble di fiocchi d’avena, mele e confettura di mirtilli rossi

6 thoughts on “Crumble di fiocchi d’avena, mele e confettura di mirtilli rossi

  • Settembre 13, 2015 at 9:37 am
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    Bellissimo blog, fantastiche ricette.
    Lo passerò alla mia dottoressa che mi ha messo sotto strettissima dieta macrobiotica e sono disperata
    perché non so cosa mangiare!!!!
    Oltre alla creatività in cucina mi piacciono anche i tuoi commenti che denotano una approfondita e direi intuitiva conoscenza della medicina cinese.
    Contami tra i tuoi fan!

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    • Settembre 13, 2015 at 9:55 am
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      Cara Claudia, è grazie a persone tenaci e grate come te se ho aperto questo spazio virtuale! Cerco di dare ai lettori spunti ed energia positiva, che per fortuna mi ritorna sempre indietro attraverso i vostri bei commenti 🙂
      Ti posso dire che sei proprio fortunata ad avere un medico così? Non è da tutti gli scienziati abbracciare questi concetti e integrarli alle terapie! Ti auguro tanta salute, un abbraccio
      Silvia

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  • Settembre 13, 2015 at 4:13 pm
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    Voglio fare colazione con te ^_^
    Che sapori!!!!! Amo l’avena, me ne nutro ogni giorno. E domani anche io presento qualcosa in cui è parte ^_^
    Ma è avanzata una briciolina per me? 🙂
    Sempre al top, sei grande. Bravissima, ti abbraccio.

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    • Settembre 14, 2015 at 8:50 am
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      Sempre super carina Eri!!! Ti abbraccio e ti vengo a trovare 😉

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  • Giugno 10, 2016 at 8:56 am
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    Faccio spesso anche io barrette simili a queste, sono deliziose! La prossima volta utilizzerò la tua ricetta! 😉 🙂

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    • Giugno 10, 2016 at 10:36 am
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      Ciao Raffaella, grazie! Sì il formato “barrette” è per cambiare un po’, invece del classico spicchio 😉

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