Basta. All’alba dei 27 anni…. ho scoperto il vegrino!
Niente di più facile da fare, niente di più gustosamente cruelty-free, soprattutto da ex-formaggiosa qual ero (e indovina qual era il mio formaggio preferito?? Caprino, ça va sans dire!). Già, perché chi come me arriva adesso a scoprire questa bontà, deve sapere che il nome “vegrino” viene da caprino, poiché ne ricorda moltissimo il sapore sapido e vagamente pungente.

Per sapere come fare, vi rimando al blog di Ravanello curioso, anticipandovi che non serve neint’altro che uno yogurt di soia al naturale e un po’ di pazienza.

Oltre ad averlo utilizzato nei salati (con verdure grigliate, per tzatziki, nelle farce etc.) ho voluto provarlo anche per i dolci: tooop!

In questa ricetta in particolare, la languida dolcezza di questo frutto passionale, con l’acidità di un vegrino aromatizzato alla vaniglia.. e un po’ di crock dato dal pane di segale tostato e sbriciolato equivale alla pace dei sensi, o a un auto-gratificazione, una coccola serale o quello che volete.
Da gustare caldo!

Fichi caramellati al rum con vegrino alla vaniglia

Per ogni porzione:

 

un grosso fico, o due piccoli
1 cucchiaio scarso di rum
1 cucchiaino di zucchero mascovado
una quenelle di vegrino di 2 giorni
la punta del cucchiaino di  vaniglia bourbon in polvere
1 cucchiaino di malto di riso
1 fetta di pane di segale Pema biologico (io ho usato quello al farro)
semi di sesamo tostati qb
cannella in polvere qb
Praparare prima il vegrino, mantecandolo con il malto di riso e la vaniglia. Tenere da parte.
Sbriciolare il pane e scaldarlo su una piastra a fuoco moderato per qualche minuto, finché diventerà croccante. Unire la cannella, se piace. 
Tagliare il fico in quarti, senza separarli completamente. In una padella antiaderente Cuocere il fico con un goccio d’acqua e quando inizia ad asciugare sfumare con il rum e aggiungere lo zucchero, che caramellizza il fico. Spegnere il fuoco.
Comporre il piatto: disporre il fico aperto e irrorarlo con la sua acquetta deliziosa, fare una quenelle, o un cucchiaio, di vegrino alla vanigliae posizionarlo al centro, poi spolverizzare con le briciole croccanti e a piacere semi di sesamo.
 
Ci ho pensato dopo, ma sarebbe carino presentarlo in cocotte! magari si preparano in anticipo il fichi, si riscaldano al forno nelle cocotte e poi di finisce con il fegrino freddo e lo pseudosuperlightissimo crumble di pane.. così il fico è pure a sorpresa, ma va’ che bel!!

Questo è il tzatziki di vegrino, con cetriolo, aglio, sale, limone e aneto:

Fichi caramellati al rum con “vegrino” alla vaniglia

9 thoughts on “Fichi caramellati al rum con “vegrino” alla vaniglia

  • Ottobre 1, 2013 at 2:21 pm
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    Geniale, irresistibile, avvincente, curioso, travolgente. Non so cos'altro dire, sei grande!!

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  • Ottobre 1, 2013 at 8:28 pm
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    No vabbè, cioè, io muoro!! :Q__Le tue preparazioni oltre ad essere sempre golosissime sono anche sempre più raffinate!Brava brava braverrima :*

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  • Ottobre 1, 2013 at 8:32 pm
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    Weee oggi altro che pioggia, fioccanp elogi!! Dai grazie gente, ma il vegrino non è una mia invenzione e il merito della raffinatezza è tutto suo 😉

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  • Ottobre 2, 2013 at 10:49 pm
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    Magnifiche pietanze, mi hai fatto venire voglia di vegrino! Ho deciso, provo a farlo! 😉

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  • Ottobre 3, 2013 at 12:04 am
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    Non conosco il vegrino, ma gli altri ingredienti mi piacciono un sacco, per cui immagino sia una delizia!!!Sogni d'oro

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  • Ottobre 4, 2013 at 9:09 am
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    Ma daiiii, il vegrino! Neanch'io lo conoscevo ed ho molte più albe di te!Grazie della dritta e delle ottima ricette!Buon w-end!

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  • Ottobre 4, 2013 at 9:10 am
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    Ma daiiii, il vegrino! Neanch'io lo conoscevo ed ho molte più albe di te!Grazie della dritta e delle ottima ricette!Buon w-end!

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