Doppia ricetta di fine stagione: il gazpacho, re indiscusso dell’estate. Lo propongo in ben due versioni, una in verde e una in rosso. Due colori meravigliosi, emblemi dell’estate e dell’energia che caratterizza i mesi più caldi (prima Legno e poi Fuoco).

gazpacho

Gustiamo il gazpacho come antipasto in terrazzo, oppure in eleganti coppette da aperitivo milanese, per far finta che l’estate sia ancora lunga davanti a noi… ma purtroppo il periodo dell’anno più amato da tutti, che è caratterizzato dall’energia Fuoco secondo la Medicina Cinese, volge ormai al termine.

Fra non molto l’energia, che fino a poco tempo fa era al massimo della sua espansione ed espressione (Fuoco), si raccoglierà piano piano, per chiudersi in se stessa e cominciare a fare “economia” per i mesi freddi.

Ma per ora continuiamo a goderci le gioie dell’energia Fuoco, ovvero:

frutta dolcissima e profumata (quella nostro territorio), ovvero albicocche, amarene, nespole, ciliegie, pesche, prugne, fichi, anguria e più tardi mele e pere; ma anche acida e dissetante come i frutti di bosco

insalate e verdure in foglia, che sull’onda di questa energia divampante crescono velocissime e sono ricche di sali minerali;

pomodori, peperoni, melanzane (che poi è sempre frutta)… finalmente è arrivato anche il loro momento! Li possiamo mangiare perché sono ben maturi!

Tutti questi prodotti ci ridanno quello che il clima ci toglie in questa stagione. Ma non parliamo solo di frutti della terra: ci sono anche vari stili di stili di cottura per l’energia Fuoco. Anzi, di non-cottura:

mangiamo volentieri più crudo per rinfrescarci, introducendo più umidità in corpo, mantenendo così la polarità con l’ambiente esterno (caldo e secco).

Altri due metodi di trattare il cibo in estate, utili per mantenere la giusta varietà anche negli stili di cottura, sono la marinatura e la pressatura con sale o acidulato.

Inoltre beviamo di più e desideriamo sapori più acidi e aspri.

Tutte queste caratteristiche sono proprio del gazpacho

È per questo che piace tanto al palato in questa stagione. Perciò approfittate di questi ultimi giorni di piena estate, perché fra poco ci converrà preparare il corpo al cambio di stagione ed evitare di assumere quello che la terra cessa naturalmente di produrre.

gazpacho di anguria  gazpacho di zucchine

Gazpacho di zucchine e sedano

1 zucchina
1 gambo di sedano verde
1 cetriolo piccolo
1 pezzo di cipollotto verde (facoltativo)
1 cucchiaino di semi di senape tostati
2 cucchiai di aceto di riso
½ limone spremuto
2 cucchiai di olio evo
sale qb

Scottare la zucchina per pochi minuti in acqua bollente salata e scolarla. Eliminare eventuali semi interni. Grattugiare il cetriolo e spremerlo leggermente per far uscire l’acqua. Pulire il sedano, eliminare eventuali fibre dure e tagliare a pezzi grossolanamente. Mettere tutti gli ingredienti nel contenitore del minipimer, incluse le foglie più tenere del sedano. Frullare per ottenere una zuppa fredda. Regolare di sale e se necessario aggiungere il succo del cetriolo spremuto per aggiustare la densità.

gazpacho zucchine

gazpacho zucchine

gazpacho di anguria

Gazpacho di anguria e zenzero

300 g di anguria pulita
1 cetriolo piccolo
½ limone
1 pezzettino di zenzero fresco
2 cucchiai di olio evo
2 cucchiai di acidulato di umeboshi
un rametto di menta fresca
pane raffermo (facoltativo)

Grattugiare il cetriolo e spremerlo, come nella ricetta precedente. Unire tutti gli ingredienti e frullare. Non dovrebbe servire altra acqua, ma dipende dall’anguria. Se mancasse liquido usate pure l’acqua del cetriolo.

Servire il gazpacho freddo con pezzettini di pane raffermo, verdura cruda, semi tostati, pane chapati, crackers o quello che più vi stuzzica.

Una terza versione di gazpacho è quella con carote e zenzero, che vi ho preparato qui. Ha un sapore più dolce e inoltre ho usato verdura cotta per realizzarlo, perciò può essere un’idea anche per l’estate più che inoltrata, se proprio non riuscite a smettere di mangiarlo!

Gazpacho! Due versioni, due colori

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