Bentrovati e buon anno a tutti! Avevo preparato dei muffin dolci per iniziare il nuovo anno in modo leggero e sfizioso, ma sento l’urgenza di comunicare delle cose importanti. Perciò oggi ho deciso di parlare di macrobiotica: che cos’è e soprattutto che cosa non è.

Durante l’anno appena trascorso, ne ho sentite davvero di tutti i colori sulla macrobiotica, tanto per citarne alcune:

“è una setta” – “ti fanno il lavaggio del cervello” – “sono estremisti” – “mangiano tutto stracotto” – “sono tutti tristi” – “è una dieta troppo estremista”

Non entrerò nel merito delle varie declinazioni della macrobiotica, di cui esistono decine di interpretazioni, ma mi riferisco alla filosofia di base. La definizione comunemente accettata di macrobiotica è:

un sistema di principi olistici basati su forze contrapposte (yin e yang) che guidano le nostre scelte in alimentazione e stile di vita per la salute fisica, mentale, emotiva, sociale e dell’ambiente.

ma la definizione che a me piace infinitamente di più è:

la macrobiotica è la via per la felicità.

macrobiotica

Questo è tutto quello che ci serve sapere per capire il perché della scelta macrobiotica, la cosa che conta davvero. Purtroppo, però, il perché interessa a ben pochi, mentre tutti vogliono sapere che cosa: cosa mangiate? cosa non mangiate? si può mangiare questo? si deve evitare quell’altro? E in un attimo, il tutto si riduce a un piatto di riso integrale senza sapore.

Non intendo giustificare la mia scelta macrobiotica, perché non ho proprio nulla da giustificare nella mia vita. Sono felice e mi sento davvero libera, perché ho la consapevolezza che la mia vita è determinata interamente dalle mie scelte e so che arriverò esattamente dove il mio corpo, la mia mente e il mio cuore vorranno portarmi. Tuttavia, sento di dover chiarire alcuni punti sulla macrobiotica vista dal di fuori, primo fra tutti:

la macrobiotica non è una dieta

Se hai provato per una settimana, un mese, un anno la “dieta macrobiotica” per poi concludere che “non fa per me”, il tuo approccio non era quello giusto. Non si può provare a fare una “dieta macrobiotica” come si prova la dieta del pompelmo o quella iperproteica e sperare di vedere dei risultati sul girovita. Occorre sapere che il girovita non è importante: quello che conta è avere un’idea di quello che siamo e che cosa vorremmo essere, dobbiamo sentire in noi voglia di cambiamento e forza per intraprenderlo; dobbiamo saper mettere in dubbio tutto ciò che sappiamo ed essere aperti ad abbracciare un nuovo modo di considerare il mondo. Presto ci sentiremo parte del mondo e cambieremo con esso. Il girovita verrà di conseguenza, quando tutto sarà tornato al suo stato di salute originale.

Non esiste un elenco dei cibi che non si possono mangiare, né uno dei cibi ammessi: tutto dipende! Dipende dalla nostra costituzione (come siamo fatti), dalla nostra condizione (come ci sentiamo in questo momento), dall’ambiente esterno, dalla nostra salute emotiva, dalle nostre priorità. Perciò è sbagliato dire che la macrobiotica esclude la carne piuttosto che il formaggio. La macrobiotica non è esclusiva! Non esistono cibi che si possono mangiare e altri che non si possono mangiare. Gli inuit che mangiano grasso di foca sono macrobiotici tanto quanto i brasiliani che mangiano banane e frutti tropicali. Lo erano gli antichi romani che seguivano la dieta mediterranea, che oggi è niente più che una leggenda del nostro passato glorioso.

 

La macrobiotica non fa dimagrire. Se la nostra alimentazione è ben bilanciata ed è giusta per noi, il nostro organismo ritroverà il suo stato naturale. Saremo liberi dai chili inpiù, se li avevamo, oppure ci riprenderemo quelli che avevamo perso in modo non sano. Io, ad esempio, ero molto sotto peso e in qualche anno sono ingrassata 7 kg senza stress (e senza metterli tutti sul sedere!).

La macrobiotica non è ossessione per il cibo. Un tempo, non c’era molta scelta, si mangiava secondo natura ciò che era disponibile in un determinato luogo secondo le stagioni. Tutti un tempo erano macrobiotici, nessuno aveva bisogno di sapere che cosa fosse la macrobiotica. Negli anni ’60 del secolo scorso, anni di confusione e sovversione di ogni ordine naturale, è nata l’esigenza di teorizzare questi principi di equilibrio e stile di vita, che erano stati dimenticati, rifiutati insieme a un passato di stenti e fatiche che si voleva solo dimenticare. Ma dietro a ogni pratica dei nostri avi si celavano profonde saggezze. Oggi alcune di queste sono state rivalutate e replicate (basti pensare alla fermentazione delle verdure, in passato praticata per conservarle ed estrarne il meglio dei principi nutritivi).

I piatti macrobiotici non sono tristi. Beh questa è facile: fatti un giro sul mio blog, poi ne riparliamo.

macrobiotica

La macrobiotica non è l’anticamera dell’anoressia né dell’ortoressia. Mi è capitato spesso di leggere testimonianze di persone che si sono date alla macrobiotica e nel giro di poco tempo sono scivolate nel disturbo alimentare. Credo fermamente che se queste persone avessero intrapreso una qualsiasi altra scelta di vita in quel momento, fosse anche il culturismo o l’ascetismo, sarebbe stata la stessa identica cosa. Sarebbero diventate ossessionate dai muscoli piuttosto che dalla religione, oppure avrebbero sviluppato un qualsiasi altro atteggiamento maniaco-compulsivo. La macrobiotica ha solo nutrito il disturbo che era in loro e che andava evidentemente curato in un modo diverso, nel profondo. Non diamo la colpa alla macrobiotica. Per fortuna, conosco molte più persone che la macrobiotica ha aiutato ad uscire dal vortice.

La macrobiotica non è una setta e nessuno ti fa il lavaggio del cervello. Non più della religione cattolica o della passione per il calcio. è un bagaglio invisibile che porti sempre con te, quando vai a lavorare in ufficio, quando vai a mangiare una pizza con gli amici (perché sai, si può anche mangiare la pizza!), quando ti arrabbi con tuo marito e coi tuoi figli, quando fai la spesa al supermercato.

macrobiotica

E infine, tiriamoci la zappa sui piedi: la macrobiotica non è l’unica via. Non ti risuona come scelta di vita? Benissimo, continua la tua ricerca finché troverai quello che stai cercando. Per me è stata l’inizio di un meraviglioso viaggio, che non avrà mai una fine. Ma la macrobiotica non deve essere la meta del viaggio, piuttosto il vascello su cui navighiamo verso lidi sconosciuti.

Non iniziare mai un percorso contro la tua volontà, o otterai il risultato opposto. Ascoltati dentro, ma per farlo devi mettere a tacere tutto quello che c’è fuori e che ti confonde. Non aggiungere rimedi e cure alla tua vita, impara a togliere: poi avrai la lucidità che ti serve per intraprendere una nuova strada, qualsiasi essa sia.

 

E ora, dopo tanti “non è”, vi dico cosa è per me la macrobiotica:

 

chiarezza mentale, libertà di scelta, responsabilità delle mie azioni, potere, controllo, consapevolezza, leggerezza dell’essere, una giusta dose di dubbio, sapere di non sapere, sperimentare, amicizie profonde, ogni cosa al suo posto, remissione, accettazione, nessun rimpianto, felicità.

 

Mi sembra di avervi caricato più che a sufficienza per oggi, ma non vi preoccupate: i muffins arrivano presto!!!

 

 

 

La macrobiotica: che cosa NON è

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