Tutta questa teoria ha risvolti tangibili su di noi. Vediamo cosa succede al nostro corpo:
l’energia inizia a “scendere” e come conseguenza iniziamo ad assimilare di più, come se dovessimo fare la scorta per la stagione fredda.
Quali soni i distrbi maggiormente legati all’energia Terra?
E in cucina?
Poiché il colore legato a questa energia è il giallo e il sapore è il dolce, è abbastanza facile capie quali sono i cibi che rinforzano l’energia terra, e che quindi dovrebbero essere maggiormente considerati nei nostri menu, in questo periodo dell’anno.
Dei cereali è certamente il miglio il prediletto: è ottimo perché ci asciuga, letteralmente! Avete notato che è peggio di una spugna quando lo cuocete?? Continua ad assorbire liquido praticamente all’infinito! Questo è proprio il suo bello (e anche il suo brutto, se non si sa bene come cucinarlo!): asciuga tutta l’umidità che abbiamo in eccesso, che ci è stata utile per affrontare il caldo, ma prima che il freddo ci colga impreparati è bene eliminarla. I primi malanni, proprio quelli di mezza stagone, sono causati proprio dall’umidità che il nostro corpo cerca di fare uscire attraverso il muco principalmente.
Basta osservare la natura per capire: in autunno un albero perde le foglie, che sono state indispensabili in estate per mentenere il fresco, grazie all’acqua che contengono; ma in inverno deve mantenere dentro di sé tutto il calore possibile, perciò perde il liquido che lo raffredda e quindi le foglie.
Cosa danneggia gli organi Terra?
1° classificato: lo zucchero, a parimerito con i dolcificanti chimici o pseudo-naturali (più è alto il potere dolcificante, peggio è, anche se hanno 0 calorie!). Semplificando: tutto ciò che non è malto o amazake
2° classificato: pollame, a parimerito con i formaggi (Il pancreas soffre soprattutto quelli stagionati)
3° classificato: farina bianca, inclusi prodotti da forno. Crea muco e molta acidità nel corpo
Vi ho sconvolto abbastanza?
Miglio con stufato di ceci, zucca e kombu
1 T di miglio decorticato
1/2 T di ceci secchi lasciati in ammollo 12 ore
1 T di zucca delica o hokkaido a cubetti
una manciatina di capperi dissalati
prezzemolo
sale e shoyu
Per prima cosa scolare i ceci e metterli a cuocere in una pentola dal fondo spesso con un pezzo di alga kombu o foglia d’alloro, con tanta acqua fino a sovrastarli di un paio di cm. Non aggiungere sale.
Come cuocere il miglio
Lavare bene il miglio finché l’acqua risulterà quasi limpida.
Versarlo in una pentola più larga che alta e dal fondo spesso, insieme a 2,5 tazze d’acqua (rapporto cereale/acqua di 1 : 2,5). Aggiungere un pizzico di sale grosso integrale, coprire con coperchio e accendere il fuoco. Quando bolle abbassare tutta la fiamma e lasciare sempre coperto. Dopo 10 minuti spegnere senza togliere il coperchio. In questo modo il miglio assorbirà tutta l’acqua senza che diventi una polentina.
Nel frattempo aggiungete la zucca ai ceci in cottura e un pizzico di sale appena, controllando che l’acqua non asciughi e aggiungendone un mestolino di tanto in tanto. I ceci cuociono in circa un’ora*, la zucca si può aggiungere fin da subito, formerà una crema e non troverete più i pezzi. A voi la scelta. Condire con shoyu gli ultimi 2 minuti e spegnere il fuoco.
Prima di servire, mescolare il miglio con i capperi e il prezzemolo tritati insieme. Impiattare con lo stufato.
*Dimenticatevi della formula “al dente”: i legumi e le verdure dolci (zucca, cipolle, cavoli…) più si cuociono e più piacciono allo stomaco. Non esiste lo “scotto”, se diventano cremosi tanto meglio!