Sono piombata di nuovo in un vortice spazio-temporale che non mi dà aria né luce. Un susseguirsi di scadenze, impegni, casa, pseudo-mini-lavoretti, che invece di permetterti di vivere dignitosamente ti schiacciano e tirano calci e pugni alla tua autostima, già sottile e fragile come carta velina. La settimana in apnea, dove ogni minuto elemosinato alla tua routine è speso sognando ad occhi aperti: progetti culinari per la serata, ricette da provare per il weekend, viaggi lunghissimi per il futuro (ma quando??), eventi speciali per la domenica, mercatini, spese folli etc. Magari si concretizzasse tutto quanto.. Ma non era Platone, ad asserire che il sogno, inteso come desiderio, per la sua stessa natura non può essere raggiunto, perché nel momento in cui otteniamo ciò che aneliamo esso cessa di esistere?? ..già. Consoliamoci: noi sognatori saremo per sempre accompagnati da una nuvoletta grigia di malinconia e insoddisfazione (questo invece, anche se non proprio in questi termini, mi pare lo dicesse Nietzsche.. e qui giuro che chiudo con le citazioni!).
Ma una nota positiva c’è: questo senso di inadeguatezza ci spinge a dimostrare di valere di più di quel che attualmente siamo, quindi a creare, fare, cercare e provare… PROVARE!
Così il sabato e la domenica sono diventati sacri per me – e nel contempo tremendi per Merlino e i nostri coinqui-mici, che assistono a scene raccapriccianti quando mi piazzo ai fornelli fra mille preparazioni e altrettante sbottate di scleri, solo perché mi sono messa in testa che devo provare almeno 8 ricette diverse.. poveri loro!
Guarda caso, ieri la parte dell’agnello sacrificale è toccata a una zucca intera, che è stata immolata in favore della sperimentazione culinaria con pasta madre, riso, cacao e non so cos’altro, in preparazioni dolci e salate a tutto spiano! Ho obbligato Merlino ad aiutarmi (ma con garbo eh..), perché mi sono resa conto che non avrei mai concluso una mazza da sola.. così pure lui incatenato ai fornelli a girare e rimestare, beccandosi pure una bella scottatura al pollice 🙁 Avrei dovuto documentare con un video, scene esilaranti da sitcom americana!!
E poi, come va a finire? In genere qualcosa va storto e io mi deprimo immensamente per non essere stata in grado di realizzare ciò che avevo in mente: qualcosa è bruciato, un’altra cosa insipida, quell’altra ancora cruda… Però c’è anche quella cosa che è venuta inaspettatamente bene, che mi sorprende e mi regala una sottile ma netta sensazione di pace.. e ricompone un pezzettino di quell’autostima a brandelli.
…Ma è in questi momenti, in queste giornate, che mi sento vivere, respirare e amare il mondo intero!
Questo è uno dei frutti della sitcom di casa Patapata-Merlino in onda tutti i sabati: li ho chiamati
Pumpkin Pops
(vegan, glutenfree e sugarfree)
Per una dozzina di pops
100 g di mandorle bio
80 g di zucca bio cotta a vapore
3 cucchiai di farina di riso
15 g di sciroppo di riso + 1 cucchiaino per la copertura
un pizzico di bicarbonato
1 cucchiaino di combava in polvere
riso venere qb (ne basta una manciatina scarsa)
1 cucchiaio di olio di sesamo bio
Preparare la farina di mandorle, frullandole in un macinino con un cucchiaio raso di fecola di patate o maizena, a più riprese per non surriscaldare le lame. Io ho usato mandorle pelate perché mi interessava mantenere un bel colore arancione che spiccasse nelle foto, altrimenti avrei usato quelle con la buccia. Si dovrà ottenere una farina abbastanza fine. Schiacciare la polpa di zucca e unirla alla farina di mandorle, aggiungere lo sciroppo di riso, l’olio di sesamo e la combava (sostituibile con zenzero). Mescolare bene. A questo punto, aggiungete la farina di riso un po’ per volta. A me sono serviti 3 cucchiai, perché la zucca cotta a vapore resta un po’ più umida. Se la cuocete al forno probabilmente vi occorrerà meno farina per legare. Unire anche il bicarbonato e lasciare in frigorifero per una mezzoretta. Nel frattempo macinare il riso venere, senza ridurlo in polvere, ma lasciandolo piuttosto grossolano. Prelevare l’impasto dal frigo e formare delle palline, del diametro di circa 2,5 cm, ungendosi le mani con un poco d’olio per facilitare l’impresa.
In una ciotolina stemperare un cucchiaino di sciroppo di riso con un goccio d’acqua calda, tuffarvi le palline per metà e passarle nel riso venere macinato.
Disporre su una placca rivestita e cuocere a 180° per 15-20 minuti, finché avranno formato una crosticina croccante fuori, restando però morbidi dentro.
L’idea è quella di ottenere delle simil pastine di mandorle alla zucca, sia come consistenza che sapore (certo, senza tutto quello zucchero a velo si sente decisamente meglio il sapore dell’una e delle altre!
La combava è una nota agrumata che con la zucca sposa benissimo, in genere viene usata per cucinare il pesce perché il sapore sgrassa e pulisce la bocca. Non saprei definirlo, ma posso dire che è a metà fra zenzero e lime, perciò potete immaginare come si sposi a meraviglia con la zucca.
Così piccole e sfiziose, sono perfette da servire col caffé (nel mio caso di cicoria), leggere e senza peccato anche dopo il pasto. Infilzate in spiedini si evita il rischio di annegarle nella tazzina 😉
Con questa ricetta partecipo al contest della Cesca* “A tutta zucca” per la categoria DOLCI
E dedico un paio di pops alla mia amica “Pinutcha” (ovvero la Peanut in cookingland), piccola grande autrice di ricette vegan, ultimamente devota all’alta pasticceria cruelty-free, che mi ha dedicato questo premio, e che io a mia volta giro ad altri 5 bloggers con mucho gusto! Grazie Pinutcha cara!
Blog 100% Affidabile è un premio dedicato a quei blog che nonostante non siano ancora molti noti al pubblico, rispettano i seguenti requisiti:
– aggiornare con regolarità il blog
– mostrare la passione autentica del blogger per l’argomento di cui scrive
– favorire la condivisione e la partecipazione attiva dei lettori
– offrire contenuti ed informazioni utili e originali
-non essere infarcito di troppa pubblicità
Giro a mia volta il premio ad altri 5 blog:
“Dichiaro che i blog seguenti da me scelti rispettano le 5 regole del Premio “Il Blog Affidabile” disponibili a questa pagina http://www.gliaffidabili.it/a/altro/il-premio-il-blog-affidabile . Sono pertanto una risorsa utile per gli utenti della Rete e meritevoli di essere conosciuti da un pubblico più ampio come gli artigiani, le aziende e i professionisti iscritti su http://www.gliaffidabili.it/“.
Marzia di Coffee&Mattarello
Elena di Zonzolando
Simona di A tutta cucina
Cesca di Briciole di Cesca qb
Arianna di Bambini golosi
Ooh ma Pata, mi sciolgo! ^_^" ma grazie, li prendo volentieri un paio (o anche una dozzina, se se insisti!) di questi super pops! Non ho mai fatto delle pastine così mandorlose, mi ispirano proprio 🙂 e anche questa combava, direi che va trovata!Un bacionePinu 🙂
Ma ma ma …. °_° … da che parte inizio?!?!?!Inizio col dirti che il post l'ho avvistato proprio ora ma perchè ho casualmente aperto bloglovvo, birbante non mi avvisavi?! 😀 Eh perchè tu sapevi che non potevo non seguire le bricioline, insomma questi popz non potevano passare di certo indisturbati dai miei occhiono da cernia gigante :DBelli e sicuramente buoni, sfrontatamente originali, sei stata davvero super! 🙂 Ora li inserisco.E nooo, non fare quel faccino, ste cose non te le ho scritte perchè mi hai "affidato" uno dei premi più carinie apprezzabili del web, ma grazie…e per davvero 🙂
cicciiii, ti ho scritto ma non mi ha salvato il messaggiooooo!! quando uso l'ipad di merlino è sempre unpunto interrogativo… cmq sono contenta che tu abbia trovato da sola le bricioline 🙂 bacetti
grazie a te e alla tua testolina 😉 buona settimana di frenesia!
Fantastici!!!!!
E grazie mille per aver pensato anche a me!!!!
Questo post mi conquista dalla prima all'ultima parola. Mi rivedo nelle tue lotte quotidiane, alle prese con un'autostima barcollante (oggi mi sento ottimista). E mi rivedo in cucina, io però da sola, a spadellare cose più grandi di quelle che questa cucina potrebbe permettersi. Ma mi ritrovo anche nei piccoli fallimenti, che servono per migliorare, e nella riuscita di piatti che tolgono il fiato. Questi pops li trovo eccezionali. L'unico dubbio è il riso Venere a crudo. Vero, è frantumato, ma mi lascia incerta: posso assaggiare? AhahahahahahSei una grande e sei stata bravissima!!Un abbraccio.
Che idea originale!Sono molto carini!Un bacione!
ti posso dire che sei un genio?no, dico ma sono spettacolari questi pops!devi sapere che mi hanno sempre attirato i cake pops, per la forma, i colori che richiamano un mondo fiabesco.ma non li ho mai fatti perchè essendo vegan, e leggendo le ricette in giro, avrei dovuto sostituire troppi ingredienti base.allora ho rinunciato.questi sono splendidi.solari, giosi, golosi.e fra l'altro la combava a me piace parecchio ma qua non la trovo ( la avevo assaggiata proprio in madagascar).complimenti davverovalentina
Meravigliosi i tuoi pops! Nonostante i vari impegni e le giornate un po no, vedo che la tua genialità in cucina non ne risente affatto, bravissima!
ti pare? tutto erito tuo 😉
quante parolone!! grazie cara, ho appena scoperto il tuo blog, ma dove ti nascondevi fino adesso?!?! :p a prestoooo
per questo trovo terapeutico scrivere un blog: spesso chi scrive e chi legge condividono le stesse condizioni ed è confortante sentirsi capiti 🙂 il riso venere? behanche io avevo qualche dubbio, ma devo dire che in bocca non è più duro, anzi: mi ha sorpreso la consistenza croccante eppure anche scioglievole! ha formato una crosticina sottile e compatta, tipo quella delle mandorle ricoperte, hai presente quali? provare per credere!
assolutamente fantastici questi pops, sei unica cara!!!!!! Grazie del premio ne sono tanto lusingata, un abbraccio, Simona
cara scusami ho sbagliato nome, non so perché ho scritto Betty!! correggo quanto prima!
Sono bellissimi ed originalissimi questi pops…per di più immortalati divinamente 🙂 complimenti ;)Alice
Belli, bellissimi!!!!Sai, io l'ho fatti una sola volta (beh, non si è ripresentata l'occasione per rifarne!!) e devo dirti che non mi sono venuti poi molto rotondi!!!Un abbraccioSabrina
Bellissimi, di più, proprio perfetti! Mi piacciono molto gli accostamenti che hai fatto ed anch'io ho subito dubitato del riso venere crudo, ma vedo che hai già risposto in un commento precedente 😉 Un bacio 🙂