La ricetta di oggi è un riso integrale saltato in wok con tofu e alghe arame. È un piatto unico molto gustoso che ci inizia all’energia dell’autunno. Anche se il caldo ci dà una parvenza di eterna estate, la natura ce ne indica la fine con i colori aranciati, la luce meno intensa, il buio che si fa largo nelle giornate; ma anche con i sapori, che si fano dolci e delicati.
Anche le alghe arame si contraddistinguono rispetto alle altre alghe per la loro dolcezza; infatti in genere sono apprezzate anche da chi non ama particolarmente il “sapore intenso di mare”. So che molti di voi sono restii ad utilizzare le alghe in cucina, ma con questa ricetta di riso, tofu e alghe arame spero di sciogliere qualche titubanza.
Perché usare le alghe in cucina
Anche se non sono verdure tradizionali, spesso il loro utilizzo può essere molto utile per arricchire un regime alimentare particolarmente povero di alcuni nutrienti ed oligoelementi, di cui sono un incredibile concentrato. Tutte le alghe infatti sono ricche di calcio, ferro, iodio, fosforo, potassio, oltre a fibre e proteine. Proprio perché le alghe marine costituiscono un concentrato delle proprietà benefiche presenti nell’ambiente marino, ne basta davvero una piccolissima quantità per giovare delle loro proprietà.
Sono consigliate anche per dimagrire, perché accelerano il metabolismo (e forse per questo chi si azzarda nelle diete fai-da-te spesso finisce per abusarne, con il rischio di causare altri problemi).
In particolare le alghe arame sono ricchissime di calcio e di ferro e sono particolarmente indicate in casi di anemia, disturbi della pressione sanguigna e dell’apparato riproduttivo femminile.
Come si cucinano le alghe
Ogni alga ha un sapore particolare che la rende più o meno adatta alle varie preparazioni. Tutti conosceremo onigiri, maki e le varie declinazioni del sushi per cui si utilizza l’alga nori, che è l’alga più yin e non necessita di cottura per essere mangiata (anche se tostata è deliziosa!). L’alga wakame è più indicata cotta insieme alle verdure nelle zuppe (ingrediente tipico della zuppa di miso), mentre le hijiki, arame e dulse si prestano per le cotture insieme alle verdure, ai cereali, alla pasta o ai legumi. Non dimentichiamoci della fantastica kombu, immancabile per cuocere i legumi. E infine l’agar agar, che utilizziamo in forme varie per addensare creme e gelatine. Se non avete familiarità con le alghe in cucina, vi consiglio di iniziare con una ricetta come quella del riso saltato con tofu e alghe arame, oppure a quest’altra con il tofu stufato con alghe arame, o infine con un paté di alghe arame spalmato sul pane. Si possono preparare anche dei condimenti con le alghe. Se il sapore non vi dispiace, potete essere più audaci e sperimentare le stesse ricette con le alghe dulse o hijiki, che hanno un sapore di mare più forte.
Quantità e contrindicazioni
Il mio maestro diceva sempre “Se poco fa bene, tanto non fa meglio”. Questo vale per le alghe arame, per tutte le alghe marine e per qualsiasi altro alimento o rimedio, naturale o di sintesi. Ho letto menu di ristoranti, anche di alto livello, che prevedono spaghetti e insalate fatte quasi interamente di alghe. Un superfood (quanto non sopporto questo termine!) come le alghe, non deve essere la base di un piatto, ma un complemento utile per arricchire e/o riequilibrare. Immaginiamo di mettere tutto il nostro cibo quotidiano sui due piatti di una bilancia: le alghe dovrebbero essere l’ultimo tocco per portarli sullo stesso piano. In Giappone si trovano anche insalate di alghe, è vero; ma dobbiamo pensareanche che un paese come il Giappone ha ben poche altre verdure su cui basare la propriaalimentazione, alcontrario dell’Italia!
Possiamo comunque fare una differenza in due grandi gruppi:
le alghe che possono essere consumate quotidianamente – wakame, nori, agar agar (nelle preparazioni), kombu (nelle lunghe cotture);
le alghe da consumare una / massimo 2 volte alla settimana – hijiki, arame, dulse, kelp.
Per quanto riguarda la quantità, ne bastano davvero pochi grammi, anche perché le alghe vano fatte rinvenire in acqua e aumentano esponenzialmente il loro volume. In generale possiamo considerare 30 g alla settimana una dose più che sufficiente per una persona adulta in buona salute. In caso di gravi disturbi o disfunzioni, come i disturbi della tiroide o del metabolismo in generale, occorre consultare un esperto prima di iniziare a consumarle.
…E ora iniziamo a cucinare!
Riso saltato con tofu e alghe arame
Ingredienti
1 T di riso integrale tondo cotto
1 carota tagliata a fiammifero
1 pezzo di daikon tagliato a fiammifero
2 spicchi d’aglio
1 C di alghe arame secche
4 C di olio di sesamo
80 g di tofu tagliato a cubetti
3 C di tamari
un pezzo di zenzero grattugiato
un ciuffo di coriandolo o prezzemolo
Procedimento
Marinare il tofu con metà dello zenzero, l’aglio, 2 cucchiai tamari e poca acqua e lasciarlo almeno 3 ore.
Lasciare in ammollo le alghe arame in sufficiente acqua per almeno mezzora, tenendo presente che aumentano esponenzialmente di volume. Si possono mettere insieme in marinatura/ammollo per qualche ora o anche tutto il giorno.
Trascorso il tempo, scaldare una wok con 2 cucchiai di olio di sesamo, l’aglio, un goccio d’acqua e lo zenzero grattugiato rimasto. Quando sfrigola aggiungere il tofu scolato (conservare la marinata) e cuocere qualche minuto muovendolo spesso. Aggiungere la marinata a metà cottura. Farlo dorare su tutti i lati. Tenere da parte.
Nella stessa wok, versare l’olio rimasto e quando è abbastanza caldo aggiungere le verdure, un pizzico di sale e farle insaporire. Aggiungere un mestolo d’acqua calda e le alghe arame, poi far cuocere per circa 10 minuti finché non asciuga.
Verso la fine della cottura aggiungere un po’ di tamari, mescolare e infine il riso e il tofu tenuto da parte. Saltare il tutto per due minuti. Impiattare e terminare con coriandolo fresco.