Da qualche tempo i fagioli neri hanno ufficialmente soppiantato borlotti e cannellini sulla mia tavola, in termini di frequenza. Vengono da molto lontano (del resto tutte le specie di fagioli vengono da oltreoceano, in tempi più o meno recenti), quindi non sono proprio a km 0… ma mi piacciono da impazzire! Sono arrivata al punto di non poterne fare a meno e ne ho sempre un pacchetto di scorta nella dispensa.

Tutti i cibi sono caratterizzati da una qualità di energia – ciascuno la sua – che li rende più o meno adatti in certi momenti dell’anno e ad alcune persone piuttosto che ad altre. Inoltre, le verdure devono essere consumate nel rispetto della stagione e del territorio, mentre legumi e cereali sono esenti dal concetto di stagionalità – e in parte da quello di territorialità, perché conta di più l’uso energetico che ne facciamo. Il nostro corpo cambia profondamente con cure e rimedi a base di verdure, che fanno davvero la differenza nella nostra alimentazione quotidiana e consentono vere trasformazioni anche in breve tempo. Con i legumi la differenza fra un tipo e l’altro non è così rilevante e non nel breve termine: l’importante è consumarli quotidianamente e fare in modo che costituiscano la base del nostro nutrimento, cereali soprattutto! Perciò, dal punto di vista della nostra salute non è così fondamentale preferire un legume piuttosto che un altro.

È importante, anzi, variare molto nella qualità di questi cibi e l’estate si presta benissimo alle sperimentazioni, anche quelle più esotiche. In particolare, i cereali a chicco lungo sono quelli più indicati per il caldo. Perciò lasciamoci andare agli assaggi delle varietà più inusuali di cereali e legumi, che sono il fondamento dell’alimentazione umana, nonché della dieta mediterranea (quella vera). Caldi o in insalata, i cereali sono energeticamente migliori – e  anche più originali – della desueta e retrò pasta fredda!

Ecco come ho pensato di utilizzare questo ottimo riso dell’isola di Giava, miscela di riso nero e Javarouge integrale e decorticato, abbinato a una freschissima salsa di fagioli neri dell’Ecuador.

Riso java e salsa di fagioli neri alla menta

200 g di riso Java Altromercato
500 ml di acqua
2 cucchiai di gomasio

Per la salsa:
½ tazza di fagioli neri Altromercato
3 cm di alga kombu
sale qb
4 cucchiai di olio evo
1 spicchio d’aglio
4-5 grani di pepe nero
1 rametto di menta fresca

Mettere in ammollo i fagioli neri per almeno 8 ore, cambiando l’acqua possibilmente un paio di volte. Scolarli e sciacquarli, versarli nella pentola a pressione e coprire d’acqua, inserire l’alga kombu e portare a cottura. Cuocere per circa 20 minuti dal fischio e controllare che siano ben cotti. Scolare e conservare l’acqua di cottura. Gettare solo l’alga.

Sciacquare il riso in acqua fredda, scolarlo e metterlo in una pentola larga, coprire con l’acqua, salare leggermente e portare ad ebollizione. Abbassare la fiamma e cuocere fino al totale assorbimento dell’acqua. Spegnere e tenere coperto ancora per 10 minuti.

In una padella antiaderente versare l’olio, inserire l’aglio schiacciato e un mestolino di acqua di cottura dei fagioli. Accendere il fuoco e cuocere a fiamma bassa per pochi minuti, spegnere e lasciare intiepidire. Eliminare l’aglio e versare insieme ai fagioli nel boccale del minipimer. Aggiungere sale, pepe e una foglia di menta. Frullare tutto con l’aggiunta di altra acqua di cottura a filo, fio ad ottenere una consistenza lenta ma cremosa. Tritare altre due-tre foglioline di menta e aggiungerle.

Disporre la salsa di fagioli neri a temperatura ambiente sul fondo del piatto, al centro il riso Java caldo, condito solo con gomasio. Il contrasto caldo-fredo con il sapore di menta sullo sfondo è molto piacevole!