Finalmente eccola qua: inauguriamo e anticipiamo la nuova pata-iniziativa per l’anno avvenire:
la rubrica Veg&Beer
Sono parecchi mesi che ci penso e ripenso, migro di festival birrai in brewpub per curiosità e passione, e mi mordo la lingua per la vetustà degli abbinamenti che troppo spesso vengono proposti: suvvìa, birra e hamburger nun se po’ più sentì!
Soprattutto quando la birra nasce da un percorso di studio, ricerca e selezione delle materie prime di qualità, per farne un prodotto assolutamente unico. Così, unico dovrebbe essere anche l’abbinamento con il cibo. Per quel che può valere la mia opinione.
Il lato positivo di questa esplosione modaiola per la birra artigianale è la facilità con cui si possono trovare degli ottimi prodotti praticamente ovunque in Italia (e probabilmente nel mondo): produttori locali appassionati si rendono spesso disponibili a far conoscere il frutto del proprio lavoro; e non è poi così difficile riconoscere la qualità, anche per i palati inesperti. Senza contare che il settore birraio impiega oggi migliaia di giovani intraprendenti, altrimenti senza lavoro o infelici per un lavoraccio malpagato, che trovano qui una possibilità concreta di esprimere il proprio estro, senza dover cambiare continente per tirare a campare.
È questo il caso dei ragazzi che mi hanno proposto di trovare l’abbinamento giusto per la loro “linea” di birre: marito e moglie, giovani e talentuosi, auto-produttori anche di prodotti cosmetici e agricoli, sempre attenti all’impatto sull’ambiente. Dediti all’home-brewing da molti anni, aprono ufficialmente il loro BirrificioBadalà quest’anno a Montemurlo (PO), non senza fatica e sacrifici.
Con mio immenso piacere, si sono rivolti a me perché convinti che, oltre a formaggi e affettati, si possa pasteggiare anche con birra e piatti di cucina naturale, vegetariana e vegana.
Con questa rubrica Veg&Beer mi propongo di dimostrare l’inverosimile, cercando di andare oltre la mera “veganizzazione” ed emulazione di piatti tradizionali e –massì, diciamolo pure- obsoleti. Perciò non aspettatevi hamburger di soia e spezzatini di seitan: qui si fanno le cose per bene!
La prima birra che ho scelto per l’abbinamento è probabilmente quella più adatta al periodo natalizio, per la dolcezza e l’intensità aromatica che la caratterizzano:

 

Kast.a

Birra Ale rossa, 6,2%vol.
Dolce e corposa, caratterizzata dalla presenza del miele di castagno immediatamente riconoscibile al palato. Una birra ben equilibrata da assaporare lentamente per godere la fusione armonica tra i malti e il miele di castagno.Insomma, una bimba dolce, ma di carattere.
Come abbinamento, ho scelto un piatto dolce, con ingredienti che richiamino ed esaltino le note dolci del miele, bilanciato dall’amaro tipico del miele di castagno, e il sapore avvolgente della farina di castagne. Completa il cerchio l’acidità del “vegrinoalla vaniglia, mentre il cachi dà freschezza e cremosità.

A proposito, sapevate che in italiano è sbagliato dire “un caco”? E che si può dire solo “un cachi” o “un kaki”?? …questa scoperta mi ha letteralmente sconvolta.

Crepes di castagne con salsa di cachi e vegrino alla vaniglia

In abbinamento: Kast.a – Birrificio Badalà – Montemurlo (PO)

Per 6 crepes:
200 ml di latte di soia homemade
70 g di farina di castagne
15 g di amido di mais
2 C olio di semi di girasole deodorato
½ c di bicarbonato
un pizzico di sale
Per la salsa di cachi:
2 cachi maturi
Per il “vegrino” alla vaniglia:
250 g di yogurt di soia al naturale
Succo di ½ limone
2 C di miele di acacia
un pizzico di semi di vaniglia del Madagascar
Iniziare dalla preparazione del vegrino, che andrà preparato almeno 24 ore prima (vedi qui la ricetta). Una volta pronto, mantecare con il miele e la vaniglia, ottenuti dalla raschiatura di mezza bacca. Per i vegani, sostituire con malto di riso o sciroppo d’acero. Non ho considerato l’opzione semplicemente perché nella birra è comunque presente il miele.
Preparazione delle crepes: setacciare le farine insieme, aggiungere il latte sbattendo per non formare grumi. In seguito, l’olio e il sale. L’impasto deve essere leggermente più liquido di quello classico delle crepes. Se necessario, aggiungere un po’ d’acqua. Il bicarbonato è da inserire all’ultimissimo momento, poso prima di versare le mestolate sulla piastra rovente, distribuendo bene la pastella.
Cuocere da entrambi i lati per circa un minuto. Conservare sovrapposte ma intervallate da un pezzo di carta forno, per evitare che appiccichino.
Infine, a salsa di cachi: frullare due cachi maturi, senza aggiungere nulla.
Componimento del dolce: spalmare uno strato di vegrino sulla crepes, versare la salsa di cachi e richiudere a mezzaluna, sporcare con un altro cucchiaino di salsa di cachi e ripiegare a triangolo. Procedere fino ad esaurimento degli ingredienti.
Servire a temperatura ambiente con una cucchiaiata di vegrino e una spolverata di cacao, volendo anche una stecca di vaniglia per profumare.
Rubrica Veg&Beer #1: cucina naturale in abbinamento a birra artigianale

4 thoughts on “Rubrica Veg&Beer #1: cucina naturale in abbinamento a birra artigianale

  • Dicembre 14, 2014 at 4:36 pm
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    wow, che golosità questa ricetta! Io poi adoro la birra 😉 Un bacio e apresto

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  • Gennaio 6, 2015 at 10:30 pm
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    che ricetta meravigliosa, un modo goloso per utilizzare la zucca, una delle mie verdure invernali preferite!!!

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