Ho ricordi piacevoli legati a questo dolce, ovviamente nella versione classica con biscotti secchi, cioccolato, zucchero, burro, burro, burro, e trallallà. Il salame di cioccolato, o salame dolce, era il preferito della mia migliore amica, compagna di furbate dei tempi delle elementari. Ricordo che sua mamma lo preparava spessissimo, in ogni stagione e per ogni occasione: per il veglione di Capodanno, dopo il pranzo della domenica, per il compleanno della sua bambina in agosto -sprezzante del caldo porco- , tutti gli anni per la festa dell’oratorio… Il dolce delle feste comandate.
Noi non l’abbiamo mai preparato a casa nostra, non lo mangio da almeno 15 anni e non riesco nemmeno a ricordare se mi piacesse davvero, o se semplicemente mi limitavo a mangiarne una fetta giusto perché, sotto mentite spoglie burrose, conservava ancora un po’ di aroma di cioccolato – da sempre la mia malattia.
Davvero, non cosa ci si può trovare di allettante in un salsicciotto unto e bisunto al sapore di burro freddo di frigorifero, mattonella tanto agli occhi quanto al palato, allo stomaco e fermiamoci qui, vah…!
Innegabilmente però rappresenta un must delle feste di compleanno degli anni ’80 e ’90, forse anche prima. Oggi, per fortuna, abbiamo voltato pagina. Non è più chictrendy, è retro, non fa appetizing ed è tutto tranne che light. Per una volta, il linguaggio pretenzioso dei cooking shows viene in mio soccorso. 
Bene: dopo aver demolito il mito di tutti gli ex bambini d’Italia, ecco che ve lo propongo qui, in un blog di cucina naturale…ma badate che c’è il barbatrucco – anzi, i trucchi.
Innanzitutto, al posto del cacao ho usato la carruba, un ingrediente abbastanza nuovo per me, che ho amato da subito. Non è che non usi il cacao in assoluto, ma trattandosi si un prodotto estremamente stimolante, oltre ad essere un frutto tropicale, mi ha portato alla scelta di limitarne l’uso a occasioni eccezionalissime. La carruba lo sostituisce nelle stesse dosi, ha lo stesso colore e ne ricorda un po’ il sapore, tranne che è meno amara e più dolce. Mi piace da impazzire come bevanda, nel cappuccino di soia.
Inoltre, niente biscotto per questo salamotto! Ho pensato che la caratteristica del salame è quella di essere sempre umido, perciò è inutile andare a cercare a tutti i costi ingredienti secchi per poi doverli bagnare con un sacco di olio e dolcificante… Mi occorre quindi un ingrediente che mantenga la sua umidità senza essere pieno di grassi… Lampadina: il pane di segale!! Mi sembra quasi impossibile che nessuno ci abbia mai pensato prima, è assolutamente perfetto per questo tipo di ricetta! Senza contare che il sapore lievemente acidulo smorza il dolce del malto.
Ovviamente non ho usato lo zucchero
Non so se questa versione del salame di carruba diventerà un must delle mie feste comandate, ma di certo per me è una scoperta epocale!!! Vai di salame!!!
Salame di carruba
con pane di segale
50 g di nocciole tostate
100 g di malto di riso
3 C di carruba in polvere
un pizzico di sale
un pizzico di vaniglia bourbon
2 C di succo di mela (facoltativo)
La preparazione è velocissima, basta solo conservarlo almeno un’oretta in frigorifero per fargli prendere bene la forma e compattarsi.
Frullare il pane di segale al mixer insieme a metà delle nocciole, il più finemente possibile. Aggiungere nel boccale la carruba setacciata, il sale e riprendere a frullare, In ultimo, il malto di riso. Se non si forma una “palla” perché è troppo asciutto, allora aggiungere uno-due cucchiai di succo di mela o anche acqua. Per me è già abbastanza dolce così, senza l’aggiunta di altro malto. 
Mescolare il tutto con le nocciole rimaste, tritate grossolanamente.
Versare tutto su un piano di lavoro e  fare la forma del salsicciotto, avvolgere ben stretto nella pellicola e lasciare in frigorifero per almeno un’ora prima di tagliare a fette.
 Servire a temperatura ambiente.


Salame di carruba… con il trucco

5 thoughts on “Salame di carruba… con il trucco

  • Maggio 8, 2015 at 6:03 pm
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    interessante! sei riuscita ad incuriosirmi molto con l'uso delle carrube in polvere! una volta da bambina nè o assaggiata una: piacevole gusto zuccherino, è questo ciò che ricordo! Belle versione rivisitata di un classico che pure io saranno decine d'anni che non mangio!! Bravissima! 🙂

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  • Maggio 9, 2015 at 2:59 pm
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    Fiiigoo!! Lo voglio provare! Io ho fatto quello classico per un pranzo la settimana scorsa (e per classico intendo, of course, senza uova e senza burro, ma col cioccolato e i biscotti) ed è sempre apprezzatissimo qui da me, mi chiedo se una versione ancora più coraggiosa possa avere lo stesso successo. Io son certa che lo divorerei, ma conoscendo i palati avidi di zuccheri (e poco amanti dell'acidulo del pane di segale), who knows. Magari lo faccio salamino beretta style, spargo briciole, e chissà che qualcuno non le raccolga!Ciao Pata, buon we!

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  • Maggio 11, 2015 at 10:15 am
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    ahhhh siii vai di finger!!!! il sapore del pane di segale si sente, quindi deve piacere.. ti capisco sai, viviamo circondati da scettici e ottusi, ma non demordiamo ;)baciotti

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  • Aprile 17, 2018 at 9:48 am
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    Un colpo di genio questo salame, ha una consistenza fantastica!

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