Mi sono piaciuti così tanto i brownies ai fagioli neri, che ormai è diventata un’abitudine quella di cucinare i dolci con i legumi! Questa volta punto sullo sfizio e sulla mania dell’uno-tira-l’altro, con questi tartufini con azuki e carruba.

Ovviamente anche questi dolcetti naturali non contengono prodotti raffinati. Credo che questo tema sia così importante oggi, da superare anche la questione “animale-vegetale”. Mi spiego: per quanto i prodotti animali non siano benefici per la nostra salute nella stragrande maggioranza dei casi, il pericolo maggiore di oggi è rappresentato dai prodotti raffinati. Questo semplicemente per il fatto che ne abusiamo più di quanto crediamo, dato che si tratta di “alimenti” (se così possiamo chiamarli…) di consumo quotidiano. Purtroppo anche fra gli scaffali dei prodotti certificati vegan e biologici troviamo cibo raffinato oltre ogni immaginazione! Non si può acquistare ad occhi chiusi proprio da nessuna parte.

La lista nera

  • zucchero
  • farina bianca (00 e 0)
  • dolcificanti (inclusi stevia, fruttosio, sciroppo di agave e di cereali e piante)
  • sale bianco
  • oli e grassi vegetali idrogenati (olio di palma, margarina)
  • pasta, pane, prodotti da forno che contengono farina
  • cereali brillati e perlati (riso bianco, farro perlato…)

Li riconoscete? La maggior parte della popolazione mondiale ne usa almeno un paio di questi ogni giorni per più volte al giorno. Non c’è più nulla di vivo in questi non-alimenti: una confezione di margarina o di farina 00 può stare anni sullo scaffale del supermercato senza che accada nulla alla sua composizione chimica. Una confezione di zucchero bianco ha una vita più lunga della nostra… questo non è cibo per l’uomo. Sono prodotti sintetici, solo un mucchio di molecole ottenute tramite lunghissime lavorazioni ed esperimenti di laboratorio. Dal punto di vita energetico, essi raffreddano il corpo e lo indeboliscono (sono estremamente yin).

 http://www.agricorner.com

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Quali sono gli effetti dei prodotti raffinati sul nostro corpo?

Potremmo riempire enciclopedie elencando ogni singolo effetto, chimico ed energetico. Mi limiterò a spiegare il primo ed inevitabile, da cui poi scaturiscono tutte le conseguenze negative dei casi:

I prodotti raffinati acidificano, come le proteine animali

Questa è la premessa di ogni malattia, più o meno grave – dal raffreddore al cancro.

Cosa usare in sostituzione?

Non è difficile sostituire, la difficoltà sta piuttosto nel saper utilizzare alimenti che sono naturalmente diversi. Basta un po’ di pratica con questi prodotti:
– per le farine, devono essere integrali e macinate a pietra;
– tutti gli zuccheri, gli sciroppi e i dolcificanti pseudo-naturali sono da abolire e rimpiazzare con malto d’orzo o di riso;
– il sale deve essere integrale marino (in Sicilia ne producono uno ottimo) che si trova in commercio nei negozi di alimenti bio);
– i grassi da utilizzare sono ovviamente gli oli vegetali extravergini, di prima spremitura e spremuti a freddo.

Impariamo a leggere le etichette e facciamo attenzione ai finti prodotti sani: se leggiamo su un pacchetto “pasta di farro” o “farina di farro” non vuol dire che sia integrale: si tratterà sicuramente di farro raffinato (quindi al pari di una farina di grano “0” o “00”). Allo stesso modo, “dolcificato con stevia” non significa che sia naturale – e come può esserlo una polverina bianca che deriva da foglie verdi e che ha un potere dolcificante 200 volte superiore a quello dello zucchero??

Ecco pertanto la mia campagna contro i prodotti raffinati, che riguarda in particolare i dolci, in cui sono maggiormente concentrati a causa della presenza combinata di farine, zuccheri e grassi.

Tartufini con azuki, castagne e carruba

1 T di castagne secche lasciate in ammollo una notte
1 T di latte di soia
un pizzico di sale
2/3 T di fagioli azuki lessati
2 C di malto di riso
1/3 T di uvetta
50 g di mandorle tostate
1/3 T di polpa di carruba in polvere
3 C di scaglie di cocco (fac)

tartufi azuki

Lessare le castagne in latte di soia e acqua con un pizzico di sale, finché sono ben cotte. Scolare e lasciare freddare.

In un mixer trasferire le castagne e tutti gli altri ingredienti, conservando il cocco e circa 3 cucchiai di polvere di carrube per la finitura. Frullare a intermittenza finché tutti gli ingredienti sono ben amalgamati.
Controllare la densità dell’impasto, deve essere morbido ma non appicicoso. Trasferire in frigorifero per circa 1 ora.

Una volta compattato, procedere a fare i tartufini con le mani asciutte, andranno passati nella carruba setacciata oppure nel cocco.

Conservare in frigorifero e lasciare 10 minuti a temperatura ambiente prima di consumarli.

tartufi azuki

tartufi azuki

Tartufini con azuki, castagne e carruba

2 thoughts on “Tartufini con azuki, castagne e carruba

  • Giugno 10, 2016 at 11:58 pm
    Permalink

    Ciao Silvia,
    Se al posto delle castagne secche uso la farina di castagne può andar bene lo stesso?
    Grazie mille,
    Laura

    Reply
    • Giugno 11, 2016 at 3:30 pm
      Permalink

      CIao laura, la farina di castagne è ottima per molte preparazioni, ma in questo caso il dolce non viene cotto, quindi non va bene 🙁 Non è mai consigliabile usare farine per i dolci che non sono sottoposti a cottura, perché le castagne, così come i legumi e i cereali, non vengono precotti ma solo essiccati, prima di essere macinati. Perciò di fatto ti mangeresti castagne crude… indigeste 🙁 Ciao a presto!

      Reply

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