Non mi capita spesso di fotografare piatti con tofu, tempeh o seitan, perché credo che il messaggio che urge passare oggi sia quello di consumare più legumi che derivati (e soprattutto al posto dei cibi animali, non oltre quelli) e stare così più vicini alla natura. Una dieta bilanciata e più che mai varia non ha bisogno di questi alimenti, ma la loro utilità è indubbia, per vari motivi:
sono pratici
sono veloci da cucinare (di certo lo sono più dei legumi)
durano a lungo conservati sottovuoto in frigorifero
sono versatili, possono sostituire la carne senza alterare ulteriormente la ricetta – così voi siete contenti e il consorte per una volta fa lo sforzo di mangiarsi la carbonara vegan col tofu affumicato…!
hanno un alto contenuto di proteine che in alcuni casi può aiutare.
Il seitan lo lascerei da parte, perché essendo praticamente 90% glutine non può essere considerato un alimento valido dal punto di vista della salute. Semmai uno sfizio, quando siete nostalgici e vi va così tanto una scaloppina che la cucinereste con una suola di scarpa.
Altro discorso per tofu e tempeh: sono entrambi molto indicati se cucinati a lungo in un certo modo, per risolvere vari disturbi. In generale sono utili per recuperare le forze, incrementare l’apporto di calcio, mettere peso, riarmonizzare il ciclo ormonale femminile e in altri casi ancora.
Il tempeh è ancora più digeribile del tofu perché viene fermentato
Ed è anche più “naturale” se vogliamo, essendo meno lavorato. Si tratta infatti di fagioli di soia ammollati e fermentati a lungo con un particolare fungo, fino a creare quella muffetta in superficie. Non è come quella del gorgonzola, niente puzza! Personalmente è la mia proteina preferita, lo cucino tutte le settimane e spesso faccio il tempeh fritto.
Questa ricetta è semi-scopiazzata dalla mia vegan-chef preferita, nonché mia insegnante, ed è quindi dedicata a lei, che mette l’anima in ogni suo piatto. Avessi metà della sua energia, sarei davvero completamente realizzata… e soprattutto, se sapessi fare la salsa di semi di girasole come lei, avrei raggiunto uno scopo nella vita!
Ho apportato qualche variante per tempo (e voglie), spero che non si offenda!
ATTENZIONE: questa è la salsa più buona del mondo!!! Va da sé che in questo piatto è lei a farla da padrona!
Tempeh con fagiolini e salsa ai semi di girasole
400 g di tempeh
100 g di fagiolini freschi
4-5 piccoli scalogni
2 cucchiai di olio di sesamo
2 cucchiai di shoyu
1 foglia di alloro
Per la salsa ai semi di girasole:
3 cucchiai di semi di girasole tostati
1/2 limone spremuto
1 pezzettino di zenzero grattugiato
1 cucchiaio di acidulato di umeboshi
Acqua fredda qb
Scaldare l’olio in una padella antiaderente, aggiungere l’alloro e gli scalogni. Quando sfrigola aggiungere il tempeh tagliato a cubetti e lasciare insaporire. Bagnare con un mestolino d’acqua e aggiungere anche i fagiolini mondati e tagliati in tocchetti. Stufare per 10 minuti circa, finché i fagiolini sono cotti ma al dente. Sfumare con la salsa di soia, alzare leggermente il fuoco per far ridurre il sughetto e poi spegnere.
Frullare a lungo con il minipimer tutti gli ingredienti della salsa di accompagnamento, fino a ottenere una consistenza cremosa e soffice. Regolare di sale (non dovrebbe servire dato che l’acidulato è già molto salato).
Servire il tempeh tiepido con la salsa di semi di girasole.
sono curiosa…..chi è la tua insegnante nonché veg chef preferita? adesso provo la ricetta… grazie
Cara Elena, si chiama proprio come te e insegna a La Sana Gola di Milano. Se vuoi assaggiare i suoi piatti basta andare al ristorante, scrivimi in privato se vuoi saperne di più 😉
Buonissimo!!
Devo assolutamente provare la salsa di semi di girasole, fantastica 🙂
A presto!
Lydia