Adoro il cous cous integrale. Lo uso spesso sia nei salati che nei dolci, perché velocissimo da fare, versatile per molte preparazioni vegan, è un amico salva-pranzi e salva-cene dell’ultimo secondo. In estate è utilissimo, perché essendo precotto possiamo cucinarlo anche senza toccare un fornello, semplicemente reidratandolo (vediamo dopo come fare). In molti mi hanno confidato che non riescono proprio a capire come “trattarlo”, fragile com’è, sensibile all’umidità peggio di una spugna. In effetti la preparazione è totalmente diversa da quella dei nostri bei primi all’italiana, pur essendo “cugini di primo grado” (il cous cous è sempre semola di grano duro, o di altro cereale). Se mettiamo troppa acqua, il “pappone” è assicurato. Se ne mettiamo troppo poca, ci brucia sul fondo della pentola e sopra rimane crudo. In realtà la sua preparazione si discosta anche da quella dei cereali in chicco, perché deriva da una farina, non dal chicco (come invece il boulgour, che si produce dal chicco di grano spezzato).

Oggi troviamo il cous cous al supermercato e possiamo anche scegliere fra varie marche. Il consiglio che vi do è, ovviamente, di scegliere quello integrale. Il mio preferito è il cous cous della Palestina, che trovate da Altromercato: ha grana grossa e un sapore indescrivibile… tanto saporito da volerlo mangiare condito solo con un filo d’olio, ceci e succo di limone! Se avete ospiti e volete incuriosirli con un piatto mediorientale, con questo cous cous il successo è garantito.

Vediamo come preparare il cous cous a seconda dell’uso che ne vogliamo fare.

Come preparare un classico cous cous con verdure (preparazione: 20 minuti)

Misurare una tazza di cous cous integrale, versare sul fondo di una pentola bassa e larga 2 cucchiai d’olio (EVO o di sesamo), aggiungere il cous cous e tostare per 3 minuti. Spegnere il fuoco. Nella stessa pentola, versare 1 tazza e mezzo di brodo vegetale salato bollente, coprire subito e lasciare assorbire tutto il liquido (almeno 10 minuti). A parte, preparare le verdure saltate in padella. Servire il cous cous in un vassoio con le verdure al centro.

Come preparare un taboulé freddo di cous cous (preparazione: 10 minuti più il tempo di raffreddamento del piatto)

Misurare la solita tazza di cous cous integrale. Distribuire il cous cous in un contenitore basso e largo, versare 1 tazza e mezzo di acqua o brodo vegetale a temperatura ambiente, coprire il contenitore e lasciare riposare per un paio d’ore. Il cous cous assorbe tutta l’acqua anche a freddo, ci vuole solo più tempo.
Nel frattempo, preparare le verdure in agrodolce: soffriggere la cipolla e poi aggiungere le altre, vanno benissimo sedano, carota, zucca, ravanelli, cavolfiore… anche peperone (ma senza esagerare!). Salare, sfumare con aceto di mele o di malto, aggiungere anche l’uvetta e saltare qualche minuto. Spegnere quando sono ancora aldente. Lasciare raffreddare. Unire tutto il cous cous e condire con abbondante prezzemolo e una vinaigrette leggera a base di senape, succo di limone e acidulato.

…lo so, lo so: detta così sembra facile, ma è capitato un sacco di volte anche a me (e capita ancora!) di sbagliare le dosi di liquido e ritrovarmi con una “pappa di cous cous” informe e poco invitante. Non disperate!! Il bello di questo ingrediente è proprio la versatilità: andate di crocchette, polpette, sformati, ripieni, gnocchi e chi più ne ha più ne metta!

E veniamo anche al dolce di cous cous, o cous cous dolce.
Nelle preparazioni dolci, il cous cous si deve incollare, quindi in un certo senso siamo più tranquilli con le dosi di liquidi! Si scalda il cous cous direttamente in pentola con il liquido, finché si asciuga abbastanza da rimanere attaccato a un cucchiaio rovesciato. In base al tipo di dolce, potete usare succo di mela o di altra frutta (al naturale e senza zuccheri/dolcificanti), oppure un latte vegetale (previa cottura). Consiglio quello di riso, che per fare i dolci senza lievitazione è meglio di quello di soia, per il suo gusto naturalmente dolce e aromatico. Nel dolce che vi propongo, il cous cous mi è servito come base, ma nulla vi vieta di usare questa stessa ricetta per farlo diventare un budino! Arricchitela di frutta secca o fresca, uvetta, spezie, carruba, cacao…

Insomma avrete capito che nei dolci macrobiotici esiste solo una regola:
provare – provare – provare! …poi tutto vale 😉

torta di cous cous e pesche

Torta fredda di cous cous, pesche e limone

100 g di cous cous integrale
30 g di mandorle tostate ritate finemente
150 ml di latte di riso
250 ml di succo di mela
4 C di Fiordifrutta al limone (senza zucchero, con succo di mela)
2 peschenoci bio
un pizzico di sale

Scaldare latte, succo di mela, un pizzico di sale e aggiungere il cous cous. Cuocere finché il liquido viene interamente assorbito e il composto si stacca dalle pareti della pentola. Aggiungere la granella di mandorle. Rivestire una tortiera a cerniera con carta forno e formare uno strato omogeneo con il cous cous, livellando e schiacciando bene. Lasciare intiepidire e trasferire in frigorifero.
In una padella antiaderente cuocere pochi minuti le pesche tagliate a fettine regolari con un pizzico di sale e un goccio di acqua. Quando inizia a bollire, aggiungere 2 cucchiai di Fiordifrutta al limone e continuare la cottura per un minuto. Spegnere prima che le pesche inizino a sfaldarsi.
Riprendere la base raffreddata, spalmare un paio di cucchiai di Fiordifrutta di limone e poi distribuire le pesche. Conservare in frigorifero e prima di servire lasciare almeno 10 minuti a temperatura ambiente.

Io ho optato per i coppapasta e ne ho fatto tre monoporzioni.

torta di cous cous e pesche  torta di cous cous e pesche

Torta fredda di cous cous, pesche e limone

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