La zuppa di miso è il primo piatto da imparare quando si opta per un vero cambiamento, dentro e fuori. Oggi vediamo questo must della cucina naturale o macrobiotica, che alla base ha un alimento assolutamente unico, forse l’invenzione più a misura d’uomo che esista: il miso.

zuppa di miso

Prima di andare a conoscere a fondo questo alimento, però, ci tengo a fare una premessa:

non esistono elisir di lunga vita con il potere di guarire dalle malattie o sgonfiare il fondoschiena; nemmeno se assunti regolarmente per tutta la vita. Non basta mangiare questi alimenti, per quanti superpoteri abbiano – miso compreso. Se abbiamo un problema, dall’allergia agli attacchi di panico, dal diabete all’ipertensione, il primo vero rimedio è eliminare le cause del male. Solo dopo vengono i rimedi naturali – miso compreso. È talmente semplice e logico, da fare quasi paura. Eppure nessuno lo fa: perché? C’entra forse qualcosa il fatto che ci tocca fare qualche rinuncia a tavola? E che dobbiamo cambiare abitudini e stile di vita? Magari sì. Ma questa è davvero l’unica via per iniziare guarire: guarire vuol dire cambiare; chi non è disposto al cambiamento non guarirà mai.

Detto ciò, vi presento sua maestà il miso, l’imperatore dei rimedi macrobiotici.

CHE COS’è IL MISO?

In giapponese la parola MI-SO significa letteralmente “fonte di sapore”; infatti il suo principale utilizzo in cucina è come condimento nelle zuppe, nelle verdure e nei cereali.

Esistono essenzialmente 3 tipi di miso: quello d’orzo, il più tradizionale e dal gusto deciso, quello di riso, più delicato, e l’hatcho miso, che non contiene cereale e per questo ha un gusto molto più intenso. Del miso di riso esistono delle qualità dal sapore “dolce”, cioè stagionati per pochi giorni o settimane; ad esempio lo shiro miso, che ha un gusto molto delicato e meno salato ed è squisito perfino nei dolci. Per iniziare a usarlo io consiglio sempre di provare con questo tipo di miso, o comunque con uno a base di riso.

Quando sono stata in Giappone ho visitato una cittadina delle Alpi giapponesi, nella prefettura di Gifu, celebre per il miso che viene prodotto. Qui ho mangiato un piatto particolarissimo a base di tofu in salsa di miso, cotto in una foglia di magnolia. Ecco, questo è un piatto d’eccezione (e ghiottissimo!), ma è curioso pensare che si possa creare tanto sapore con un solo ingrediente: la soia. Infatti anche il tofu ha la soia gialla come materia prima. Nel miso, oltre ad essa sono presenti sale marino integrale, orzo o riso e koji, un fungo che ne attiva la fermentazione. Il segreto dei benefici di questo alimento è proprio il lunghissimo processo di fermentazione (almeno 18 mesi per il miso tradizionale) che favorisce la produzione di enzimi importantissimi per le nostre funzioni digestive.

È anche una fonte molto ricca di proteine, ma non fa parte delle sue maggiori qualità benefiche, visto che oggi il problema maggiore dell’uomo non è certo la carenza di proteine (semmai l’eccesso!).

miso

Perché il miso ci fa tanto bene?

Ecco solo alcuni dei motivi per cui dovremmo usarlo abitualmente:

È alcalinizzante, quindi ci aiuta a neutralizzare l’eccesso di acidità dovuto a varie cause nella dieta e nello stile di vita moderni (poco movimento, cibi raffinati, grassi, iperproteici etc.).

È ricchissimo di sali minerali e rinforza profondamente il sangue.

Contiene moltissime vitamine del gruppo B, spesso carenti nei vegetariani/vegani.

È l’alimento migliore per l’intestino: il miso contiene fermenti vivi che nutrono la flora batterica e puliscono a fondo l’ambiente dai ristagni, rinforzando le difese immunitarie che proprio qui vengono prodotte.

Aiuta a prevenire problemi cardiovascolari e di ipertensione, perché ammorbidisce i vasi e scioglie il colesterolo nel sangue.

Quando è utile usarlo?

SEMPRE! Una zuppa di miso al giorno, quella sì, toglie il medico di torno!

Inoltre, poiché niente come il miso rinforza e ristabilisce le difese immunitarie, bisognerebbe berla ad ogni pasto (3 volte al giorno) se siete malati, anemici oppure se prendete farmaci o antibiotici. Si beve sempre come antipasto, a stomaco vuoto.

COME SI USA?

Il miso si usa sciolto in un po’ di brodo caldo o acqua, per poi versarlo direttamente nella zuppa o nelle pietanze da insaporire. Dopo averlo aggiunto, non bisogna più cuocere l’alimento, per non uccidere i fermenti e gli enzimi presenti. Ricordatevi di non salare le pietanze, proprio perché il miso sostituisce il sale.

Ovviamente vanno bene tutte le zuppe e le pietanze condite con il miso, ma la classica zuppa è concepita per essere equilibrata in ogni aspetto energetico ed è quindi valida anche a scopo curativo. Essa si compone infatti di una verdura tonda (cipolla), una radice (carota) e una foglia verde (verza, cavolo, cipollotto verde…) che andrà aggiunta verso fine cottura. Le alghe non sono strettamente necessarie, ma anch’esse servono per arricchire di sali minerali e danno quel sapore inconfondibile di mare. Per completare il piatto si aggiunge qualche goccia spremuta di zenzero oppure del prezzemolo tritato, che costituiscono la componente yin, cioè “fresca”, e vanno ad equilibrare l’energia yang data dalla cottura lunga delle altre verdure.

zuppa di miso

…cosa aspettate a misarvi anche voi??  Gettate via ogni sorta di dado vegetale o animale, e fate spazio nella dispensa per sua maestà il miso!

Zuppa di miso

Per 4 porzioni

alghe wakame (qualche pezzettino)
1 carota
1 cipolla
4 foglie di cavolo nero o altra foglia verde
un cipollotto (solo la parte verde) oppure prezzemolo
pochi centimetri di radice di zenzero
2 C colmi di miso d’orzo *

In una pentola mettere a bollire 4 tazze d’acqua e le alghe (una tazza per ogni porzione di zuppa). Nel frattempo tagliare la cipolla a mezzaluna, la carota a “punta di matita” oppure a julienne e buttare in acqua. In seguito tagliare le foglie verdi a striscioline, ma inserirle nella zuppa solo a metà cottura. Cuocere per almeno 15-20 minuti dal bollore. Tagliare a fettine sottili il cipollotto e grattugiare lo zenzero. Trasferire un mestolo di brodo in una ciotola e sciogliervi il miso. Versare nella zuppa e spremere anche lo zenzero grattugiato. Preparare le porzioni e aggiungere qualche pezzettino di cipollotto a ognuna prima di servire.

*Una volta aperto, il miso si conserva in dispensa, non è necessario il frigorifero (salvo per il caldo estremo).

zuppa di miso

La zuppa di miso: una medicina naturale

4 thoughts on “La zuppa di miso: una medicina naturale

  • Dicembre 11, 2015 at 7:52 pm
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    Ciao io adoro la zuppa di miso. Ma mi chiedevo se in gravidanza si potesse mangiare. Me lo sai dire? Grazie!

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    • Dicembre 17, 2015 at 5:28 pm
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      Ciao Antonella, ma certo che si può mangiare! è utilissima soprattutto dopo il parto, quando la mamma ha bisogno di cibo molto “yang” (ma sempre di qualità!) per recuperare le forze e diventare più forte di prima.. c’è un cucciolo da nutrire!
      Sei tu in dolce attesa, se posso chiedere?
      ciao
      Silvia

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  • Dicembre 12, 2015 at 10:18 pm
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    Bellissimo questo articolo Silvia. Peccato che la soia me l’abbiano vietata
    In ogni caso da te si imparano sempre grandi cose. Ti adoro

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    • Dicembre 17, 2015 at 5:20 pm
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      La mia cuocherella 🙂 un abraccio.. da lontano (sei in vacanza eh!? Beata te!)

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